Flumeri

Prima tappa a Napoli per l'ex Irisbus. Domani, 10 giugno, appuntamento in Invitalia per la presentazione del progetto di sviluppo da 31 milioni di euro che punta al rilancio delle attività in Valle Ufita nel segno dell'innovazione tecnologica. Dalla società sono arrivati già segnali positivi,  anche se il management di Industria Italiana Autobus preferisce attendere il via libera definitivo prima di avviare un investimento che prevede la realizzazione di una nuova linea di produzione per autobus. In caso di disco verde, bisognerà poi aspettare altri sessanta giorni prima di iniziare i lavori.

La settimana dopo, il 18 giugno, azienda, sindacato e istituzioni si ritroveranno al tavolo del Ministero. Le questioni ancora aperte sono diverse: dal Tfr, alla cassa integrazione, fino, appunto, al bando Invitalia per l'industrializzazione del sito produttivo in Valle Ufita.

Al momento circa 280 operai irpini possono godere, in attesa della firma del decreto per la cassa integrazione, solo dell'anticipazione dell'azienda, pari a circa 800 euro al mese. A Flumeri la fase di rilancio non è di fatto ancora partita. Nella sede di Valle Ufita si testano su strada i pullman prodotti alla Bredamenarini, lo stabilimento gemello coinvolto nell'operazione di rilancio targata Industria Italiana Autobus.

Una quarantina di lavoratori sono stati trasferiti a Bologna, dove, a differenza di Flumeri, si lavora a pieno ritmo. Il futuro di Industria Italiana Autobus sembra legato a doppio filo anche alla prossima gara di assegnazione della produzione di oltre 1000 autobus destinati a rinnovare il parco mezzi di Atac e Cotral. 

Marco Grasso