Coronavirus. Niente abbracci, né strette di mano, le chiacchiere vanno fatte a oltre un metro di distanza. E poi vanno evitati i luoghi affollati, ed è stato ipotizzato di annullare le manifestazioni sportive per almeno 30 giorni, calcio compreso. Ma soprattutto si sta valutando se chiudere le scuole sull'intero territorio nazionale. Il comitato scientifico nominato dal premier Giuseppe Conte legge gli ultimi dati sulla diffusione del coronavirus e detta le raccomandazioni da tenere per cercare di contenere un'epidemia, sulla quale ora si dicono molto preoccupati. Gli esperti sollecitano una ulteriore stretta, visto l'andamento non lineare del virus, e chiedono agli italiani il massimo del rigore e dell'attenzione, suggerendo di cambiare, di fatto, quelle che sono le abitudini del nostro paese.
Il comitato scientifico istituito dal premier Giuseppe Conte ha inviato al ministero della Salute le nuove raccomandazioni da rivolgere a «tutti gli italiani» per tentare di limitare la diffusione del coronavirus. Sono indicazioni generali, ma che cambiano, in qualche modo, le abitudini del nostro paese. Saranno contenute in un nuovo Dpcm che andrà a sostituire quello adottato lo scorso 1 marzo e in scadenza domenica prossima. Il nuovo Dpcm potrebbe essere adottato anche prima.
Anziani in casa, evitare i luoghi affollati. Chi ha la febbre deve restare a casa anche se non ha alcun sospetto di aver contratto il Covid-19. Manifestazioni sportive a porte chiuse per trenta giorni, stop ai congressi dell'8 marzo, ovvero nelle prossime 24-48 ore.
Regole che varranno per tutti e non solo per chi abita nelle zone rosse. Niente contatti ravvicinati tra le persone, niente strette di mano e saluti affettuosi, evitare luoghi affollati e anziani a casa. Tutto questo sarà diffuso diffuse nelle prossime ore a tutti gli italiani dal ministero della Salute secondo le indicazioni ricevute oggi dal comitato scientifico al quale il premier Conte ha affidato la valutazione della situazione.
Un'evoluzione necessaria ma che non si discosta sostanzialmente di molto dalle regole già indicate. «Il punto importante - dice ancora Brusafesso - sono i comportamenti e la consapevolezza di ciascuno. Noi non dobbiamo dare false sicurezze ma dire a tutti di essere attenti ad adottare le raccomandazioni» indicate. Quali? Lavarsi le mani ripetutamente, mantenere una distanza tra individui di uno-due metri, evitare i luoghi affollati, rispettare gli altri e, dunque, rimanere a casa se si hanno patologie respiratorie, evitare baci, abbracci e contatti stretti personali. «Dobbiamo lavorare per tutto il paese - ribadisce il presidente dell'Iss - muovendoci dentro delle regole e degli stili di vita attenti che interrompano quelle che sono le vie di trasmissione classiche».