Montefalcione

Accordo raggiunto. A Montefalcione, prime parole da socio di maggioranza e futuro presidente dell'U.S. Avellino per Angelo Antonio D'Agostino, che lunedì stipulerà il rogito notarile con cui diventerà proprietario del club biancoverde. Queste le sue prime parole dopo la firma del pre-accordo di cessione dell'87,5 per cento di quote rilevate da Luigi Izzo, Sabatino Autorino, Renato De Lucia e Nicola Circelli. Al suo fianco, con il residuo 12,5 ci sarà la Innovation Football di Andrea Riccio.

Faccio subito un in bocca al lupo all’Avellino. La trattativa è stata dura, ma credo ne sia valsa la pena, dopo tutti questi sacrifici. Negli ultimi tempi la società ha attraversato un periodo difficile, i tifosi mi hanno dato una grande forza, fino alle 4 di questa mattina ho risposto ai loro messaggi, è importante vederli motivati. Il nostro gruppo è sempre stato vicino all’Avellino, perché ci teniamo. Più volte abbiamo provato ad acquistare il club, senza riuscirci. Ora vogliamo dare un contributo maggiore, per il bene della società e della città. Al nostro fianco ci sarà la Innovation Football, che ha espresso il desiderio di restare nel club e per me non c’è stato mai alcun problema.”

Il tifo irpino, arrivato ai ferri corti con l'ormai ex proprietà, ha accolto con entusiasmo l'avvicendamento: "Non credevo fossi così importante per la provincia. Tutto troppo bello. Ai tifosi è che mi impegnerò a costruire una società importante e seria, per dare una svolta al calcio avellinese. Partiamo da questo, proseguendo con il settore giovanile e con la prima squadra. Nomi? Non stravolgeremo quasi nulla, diamo solo il nostro indirizzo giusto alle cose. Sponsor e altri imprenditori? Ho parlato con qualcuno di loro, alcuni amici come Carlo Matarazzo ci daranno una mano, poi vediamo in futuro se vorrà darci una mano diversamente. Domani sarò a Bari.”

Capitolo Izzo, recompra e i debiti: “Ho avuto il piacere di conoscere Luigi Izzo, c’è stato a pelle un approccio positivo ed è sempre stato disponibile a discutere. In generale, va detto, però, che tutti sono stati propensi a ragionare. Lo stadio? Sicuramente è uno degli aspetti a cui presteremo maggiore attenzione, sicuramente non si può trascinare la situazione anno per anno. Polcino? Inizialmente ci darà un supporto perché era lui che stava gestendo alcune cose, poi in futuro vedremo. La recompra? C'era e c'è. Ora facciamo l’atto definitivo lunedì e proviamo a smussare questa call, che ci mette in discussione per la prossima stagione. Non vorrei trovarmi a fare cause in tribunale. Rileviamo anche una serie di acciacchi societari, perché sono amplificati i problemi, oltre a quelli di Sidigas ci sono pure quelli della IDC.”

Chiusura sull'organigramma dirigenziale: "Di Somma? Rppresenta una bandiera ed è giusto che continui il suo percorso. Dove saremo tra tre anni? Non faccio proclami, va solo costruita una base solida, non dimenticatevi che faccio il costruttore. In passato ci sono sempre state trattative, ma con cose poche chiare, con troppi debiti. Ora pure ci sono e non sono pochi, però all’epoca erano incastonati tanti problemi, ora i problemi sono risolvibili. Mia moglie fino a ieri sera ha provato a farmi cambiare idea, ma quando sono convinto di fare una cosa, la faccio.”