Salerno

“La democrazia non si taglia”, questo il tema dell'incontro che ha avuto luogo in mattinata presso il Palazzo di Città di Salerno. Una conferenza che ha visto come “relatori” l’avvocato Antonio Borrasi, l’avvocato Michele Capano e l’avvocato Antonio Cammarota, Capogruppo de La Nostra Libertà e Presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno. Nel corso dell'incontro i tre avvocati hanno spiegato il perchè del loro NO al prossimo referendum del 29 marzo che, Coronavirus permettendo, il 29 marzo porterà gli italiani al voto per dimezzare il numero dei parlamentari.

“Non è un caso che oggi ci siano tre avvocati a parlare di questo argomento, il diritto è una cosa seria” sono state le parole di Cammarota: “Siamo sempre stati dalla parte della gente e continuiamo ad esserlo. Questo è un referendum in cui il cittadino decide di se stesso, o meglio decide della sua sovranità popolare. Il referendum è un inganno, si dice di voler tagliare la casta e il cattivo potere della mala politica e invece con il taglio dei parlamentari si va a diminuire semplicemente la rappresentanza popolare. Si favoriranno i notabili, i centri di interesse, i partiti dei gruppi di potere. E’ capitato con l’abolizione delle Province: eliminata solo la rappresentanza popolare, nessun risparmio, il potere in mano a pochi e senza controllo democratico. Si butta via il bambino e non l’acqua sporca. Se si voleva abbattere sprechi bastava dimezzare i costi e non il Parlamento. Non si taglia la casta del potere ma la democrazia, non si eliminano i pessimi parlamentari ma il Parlamento, e si pretende che il popolo voti contro se stesso.”

Ad aggiungersi anche le dichiarazioni dell'avvocato Antonio Borrasi, in merito ad un referendum che, dunque, sancirebbe anche di più un distacco tra politica e cittadini: “La propaganda cerca di rappresentare questo referendum come una battaglia alla casta, un taglio di parlamentari per una sconfitta per il Parlamento, l'organo principale della nostra democrazia. Negli ultimi 20 anni abbiamo visto scendere di molto qualità delle persone che occupano le poltrone. Il rimedio a questa situazione non è un taglio delle sedute, ma un cambiamento alla legge elettorale con l'abolizione dei privilegi. Tagliare i parlamentari, in un momento politico in cui, tra le altre cose, sembrerebbe il populismo a fare la voce grossa, rischia di portarci davvero a derive inimmaginabili.”

“Questa è la terza volta che cercano di tagliare i parlamentari: 2006, 2016 e 2020. Le prime due volte siamo riusciti a fermarli, contiamo di farlo di nuovo. La gente deve sapere che questo referendum serve per difendersi da un potere che toglierebbe loro ogni potere decisionale e taglierebbe completamente la democrazia.” ha concluso Borrasi 

“La democrazia, un principio serissimo che s capisce quando viene messa in discussione, come in questo caso” conclude il presidente della Commissione Trasparenza, Cammarota.