Sono quattro le persone che compaiono nell'avviso di conclusione delle indagini dei carabinieri firmato dal sostituto procuratore Francesco Sansobrino su alcune vicende accadute a Sant'Agata dei Goti. Nell'elenco figurano i nomi di Vincenzo Iannotta, comandante della polizia municipale del centro saticulano, e di Mario Libardi, Raffaele Troia e Giuseppe De Rosa, due sottufficiali ed un agente dello stesso Corpo.
Per tutti l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio, prospettata in relazione ad alcune condotte di cui avrebbe fatto le spese nel 2015 Claudio Lubrano - è rappresentato dall'avvocato Pietro Farina -, presidente della Pro loco. Attenzione puntata, in particolare, sul controllo operato su tre automezzi in uso alla Pro loco, con altrettante multe, per l'assenza della copertura assicurativa, elevate nei confronti di Lubrano, che, pur avendo un garage ed un giardino non sarebbe stato nominato custode giudiziario dei veicoli, prelevati da un carroattrezzi e trasportati presso un deposito giudiziario.
Al solo Iannotta, poi, viene addebitato anche un altro presunto abuso d'ufficio: oltre a non aver invitato Lubrano, durante il primo controllo, a presentarsi presso l'ufficio dei vigili per esibire i documenti, e pur sapendo – secondo gli inquirenti – che lo stesso Lubrano non era il proprietario dei mezzi, e che aveva instaurato un procedimento giudiziario per la legittimità delle sanzioni subite, avrebbe formato e sottoscritto tre verbali da 436 euro ciascuno, sostenendo che le somme erano dovute per la mancata presentazione di Lubrano, senza un giustificato motivo, entro i 5 giorni dalla notifica dei verbali.
Gli indagati, difesi, tra gli altri, dagli avvocati Camillo Cancellario e Pietro Romano, hanno ora venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati o depositare memorie; esaurita questa fase, il Pm procederà all'eventuale richiesta di rinvio a giudizio.