Marco Sarracino, segretario del Pd metropolitano di Napoli, ha nominato la segreteria.
Sono 12 i membri dell’organismo I rappresentanza delle varie anime dem. Valerio Di Pietro (coordinatore), Nazzareno Pecoraro (responsabile organizzazione), Antonio Angelino (Politiche della Città Metropolitana), Pasquale Esposito (politiche per le autonomie locali), Salvatore Barbato (responsabile tesseramento e riforma partito), Luigi Luciani (iniziativa politica e radicamento territoriale), Gennaro Acampora (politiche per la vivibilità urbana), Angela Aiello (politiche sociali e turismo), Marzia Del Vaglio (periferie), Angela Sirico (legalità), Ida Grassia (pari opportunità), Ilaria Esposito (politiche giovanili).
Sarracino ha anche annunciato che nel mese di marzo ci sarà la conferenza programmatica del Pd di Napoli con gli iscritti dei circoli e le forze "che hanno deciso di partecipare alla vita programmatica del PD - ha detto il segretario - Nella conferenza lanceremo una nuova idea di Napoli e della Città Metropolitana ma anche quello che deve diventare da qui a 20 anni questo territorio, una prospettiva su cui politica ha smesso di ragionare, troppo presa dal presentismo".
Sarracino ha anche fatto il punto sulle suppletive di domenica che hanno visto vincere Sandro Ruotolo.
“È la nostra prima vittoria nella città di Napoli da quando è nato il Pd - ha affermato il segretario- Ha funzionato la candidatura di Ruotolo, che è stata forte, coraggiosa e vincente, ha goduto di un forte voto di opinione in città che c’è stato, nonostante un dato sull'affluenza che non ci soddisfa e che va letto in modo più approfondito. Ora ci prepariamo alle amministrative in 25 Comuni e alle elezioni regionali, sapendo che il dato delle suppletive a Napoli ci dice che la coalizione di centrosinistra allargata al Movimento 5 Stelle otterrebbe il 70%. Dalla direzione regionale del Pd è emerso un verdetto chiaro, partiamo dalla candidatura di De Luca e siamo disponibili ad aprire un tavolo di confronto con il M5S. Aspettiamo che loro siano disponibili a fare altrettanto. Il tavolo programmatico deve discutere dei temi sui prossimi 5 anni, partendo da tre domande al M5S: sono pronti a impegnarsi nella lotta alle diseguaglianze, sul green deal e sul piano Sud del governo? Discutiamone. Con il Movimento volevamo essere alleati anche a queste suppletive mentre loro hanno scelto la via dell'isolamento e noi quella di un campo largo. Ricordo che il M5S in quel collegio aveva preso nel 2018 il risultato eclatante del 53%".