All'indomani dell'allarme emergenza ambientale che aveva coinvolto i comuni di Salerno e Pellezzano dopo lo sversamento di liquidi tossici, arriva la conferma dai risultati ufficiali dell'Arpac:“Il fiume Irno non risulta contaminato”.
“Dal rapporto di prova si evince che i valori di concentrazione, relativi ai parametri ricercati, non evidenziano situazioni di contaminazione in atto nel fiume”. Con questa nota, inviata dall’Arpac è stato definitivamente scongiurato il pericolo di contaminazione e inquinamento del fiume Irno a seguito dello sversamento di liquami, avvenuto il giorno 15 febbraio, provenienti da alcuni fusti che si sono rovesciati all’interno dell'ex deposito dismesso adiacente la Sala Bingo di Pellezzano. Sospiro di sollievo, quindi, per una situazione che poteva essere potenzialmente molto pericolosa.
Il Sindaco Morra ha, inoltre, emesso un’ordinanza per la rimozione e lo smaltimento del materiale e degli ulteriori rifiuti liquidi pericolosi rinvenuti nell’ex deposito annesso all’ex fabbrica de “Le Cotoniere”. Il provvedimento impone alla società “Fondo Greco srl” in persona del legale rappresentante della stessa, nella qualità di proprietario dell’ex deposito di provvedere con la massima urgenza, e comunque, non oltre il termine di 7 giorni, alla rimozione del materiale liquido e del terreno utilizzato per l’assorbimento della pozza originata dallo sversamento e di occuparsi dell'immediata rimozione degli ulteriori rifiuti liquidi presenti sul posto. E' stato siposto, inoltre, di eseguire accertamenti ambientali in particolare nelle aree circostanti lo sversamento, con particolare riferimento al suolo e sottosuolo, alla falda idrica ed alle acque superficiali del fiume Irno.
“Ringraziamo – ha detto il Sindaco Morra – l’Arpac per aver fornito in tempi rapidi i risultati delle analisi del fiume Irno a seguito dell’incidente occorso nell’ex fabbrica de “Le Cotoniere”. Abbiamo sollecitato la ditta “So.ge.ri. srl”, che dal luglio 2018 sta eseguendo la bonifica dell’area, ad accelerare gli interventi di sanificazione dell’area compromessa per evitare ulteriori complicazioni. Il tempestivo intervento delle istituzioni e delle autorità competenti, grazie anche all’allarme lanciato dai residenti locali, ha permesso di evitare un disastro ambientale”.