I sindacati si attivano per chiedere misure contro la diffusione del coronavirus nei luoghi pubblici. Disinfezioni preventive nelle scuole, negli uffici e nei luoghi di lavoro aperti al pubblico, chiusura dei bagni a uso misto dipendenti/utenti, distribuzione di mascherine e guanti per chi lavora a contatto con il pubblico”. Sono le richieste avanzate dalle rappresentanze sindacali unitarie di tutti i lavoratori del Comune di Napoli in una nota congiunta al sindaco Luigi de Magistris, quale autorità sanitaria della città, al servizio Protezione e Prevenzione del Comune di Napoli, al medico competente del Comune di Napoli e al direttore generale. Si chiede l'immediata apertura di un tavolo competente tra i lavoratori dei diversi comparti comunali (scuole, asili, centri per anziani e sociali, impianti sportivi, palestre e piscine, sportelli e altri luoghi pubblici) con i responsabili sanitari comunali per approntare misure preventive per contrastare eventuali diffusioni epidemiche. Tra i lavoratori, c'è chi chiede che diventi obbligatoria la installazione di macchinette per il rilascio di prodotti disinfettanti e gel igienizzanti, all'interno delle strutture pubbliche

“Alla luce dei continui e preoccupanti aggiornamenti, relativi all'espandersi dei contagi da CoronaVirus (2019-nCoV) sul territorio italiano, che evidenziano un incidente focolaio, e una conseguente emergenza di sanità pubblica, affrontabile anche a mezzo di una profilassi d'interesse istituzionale locale con interventi di disinfezione preventiva in tutti gli uffici e luoghi di lavoro, con particolare riguardo alle scuole comunali – posti di front office" – si legge– “Con riparazioni o chiusura di tutti gli impianti igienici a servizio dei lavoratori del Comune e dell'utenza che quotidianamente si reca negli uffici comunali, laddove come è noto molteplici sono i siti che già si per se formano fonte di focolai di infezione. Di fornire, almeno per chi lavora a stretto contatto con possibili portatori di infezioni, mascherine, guanti e quant'altro occorrente a schermare nei limiti del possibile i lavoratori da ulteriori e ovviabili fonti di contagio”.

“In ogni caso – prosegue la nota – gli scriventi chiedono di conoscere nello specifico quali misure di prevenzione e tutela delle lavoratrici e lavoratori si intendono adottare nei prossimi giorni, atteso che l'espandersi del contagio CoronaVirus sul territorio italiano è ormai certo. In ordine gli scriventi chiedono di procedersi a un confronto immediato anche con il medico competente al fine di concordare possibili interazione e sapere: se ha è provveduto alla valutazione del rischio biologico potenzialmente insistente; se in via preventiva sia utile adottare più specifiche misure di tutela, quali l'utilizzo di ulteriori particolari dispositivi individuali di protezione e l'adozione di procedure e buone prassi per la riduzione dell'esposizione al contagio”.