Apice

E’ tempo di bilanci per il segretario di Forza Italia del comune di Apice, Alessio Errico, dopo le elezioni Regionali del 31 maggio scorso. Nel Comune sannita, infatti, la colazione di centro destra, capeggiata dall’ex governatore Stefano Caldoro, ha avuto il maggior numero di preferenze.

«Ringrazio quanti domenica scorsa si sono recati al proprio seggio elettorale ed hanno con il loro voto fatto sì che Forza Italia ad Apice si attestasse primo partito –commenta Errico - con 567 voti ed una percentuale del 30.84%, nonostante il forte dato dell’astensionismo. In termini di percentuale il risultato è stato ancora più alto di quello del 2010 quando all’epoca vi era il Popolo della Libertà che includeva anche l’attuale elettorato del Nuovo Centro Desta e di Fratelli D’Italia.

Tutte le liste in coalizione per Caldoro hanno messo insieme 950 voti pari al 48,69%. La campagna elettorale che si è svolta ad Apice ha visto la presenza di entrambi i candidarti, giunti nel nostro paese per prendere con serietà e determinazione degli impegni, in caso di vittoria, dinanzi al sindaco e ai cittadini.

Ringrazio anche quanti dell’amministrazione comunale si sono spesi sia direttamente che indirettamente per dare il proprio sostegno ai candidati in questa competizione elettorale. E’ stato fatto molto, sicuramente si poteva fare di più e meglio, ma non è stato facile convincere a votare anche gli elettori più devoti visto il periodo della forte disaffezione generale alla politica.

L’importante è che Forza Italia ad Apice si sia attestata come prima forza politica e seconda in provincia con una ottima percentuale su scala nazionale.

Purtroppo il buon risultato raggiunto ad Apice costituisce una soddisfazione a metà in quanto la Campania non ha riconfermato e dato continuità all’opera di risanamento apportata dal governo Caldoro nei cinque anni scorsi. Dopo questa sconfitta a livello regionale e di misura in provincia per 69 voti in meno della coalizione di De Luca, è tempo di guardare avanti e di ricostruire e ricompattare il partito a tutti i livelli. Solo stando tutti uniti e accantonando i personalismi si riuscirà veramente a vincere, altrimenti al contrario saremo destinati ad un’altra sconfitta».

redazione