Sant'Angelo a Cupolo

"L'arte, la cultura, l'immateriale può davvero essere un mezzo per dare respiro alle piccole aree rurali e ai luoghi marginali delle città?". Sarà questo il tema al centro dell'iniziativa promossa per sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo da Alma d'Arte, scuola civica di Sant'Angelo a Cupolo, in provincia di Benevento.
La cooperativa Immaginaria che nasce nel 2012, da sempre riflette sulle possibilità di lavoro artistico in contesti sociali. Da sempre promuove e realizza eventi che operano su diverse linee, sulla persona, sul gruppo e sulla collettività.

“Forti dell'esperienza internazionale LovEarth trough art – spiegano gli organizzatori - grazie al programma Erasmus+ nonché dei risultati e dei processi di Alma d'Arte, forti di relazioni umane e professionali che in questi anni abbiamo maturato, abbiamo deciso di prenderci una due giorni per riflettere, ragionare, osservare sulle tecniche, le pratiche e i tentativi che si fanno per offrire relazioni umane che non dipendono da una mercato o da una moda, ma che riflettono sulla partecipazione attiva dei singoli, per creare una positività nel contesto. Il programma prevede sabato, 29 febbraio, la presentazione del risultato di un laboratorio teatrale tenuto da Enzo Mirone e Gina Ferri presso il centro di solidarietà La Tenda Onlus di Salerno. La messa in scena "Indaco", prevista per le ore 19 é un lavoro sulla creazione di un corpo unico e consapevole della diversità e della ricchezza della somma di tutte le sue parti pensanti e agenti. Un lavoro sulla condivisione e la rielaborazione in forma scenica del proprio vissuto e della propria personalissima verità.
Il primo marzo, alle 16.30 ci sarà un incontro che ha come focus: Arte e Cultura per la rigenerazione dei territori. Intervengono: il Comune Sant'Angelo a Cupolo, ormai da anni ha sposato l'idea di Alma d'Arte, come luogo utile alla società civile, come luogo di creazione artistica e progettuale, l'associazione Officina Socialmeccanica operatrici di Teatro Sociale di Catania, che da anni esplora con il teatro un quartiere disagiato della città, cercando di rafforzare l'identità, la narrazione, la poesia della collettività coinvolta. Il laboratorio urbano ExFadda L'officina del Sapere, esperienza salentina, che ha visto la ri-nascita di un antico stabilimento enologico, con la creazione di un luogo aperto alla città, ai cittadini, alle associazioni, alle società. Un luogo proiettato alla creazione al lavoro, alla formazione; il Consorzio Sale della Terra Benevento, una rete di realtà imprenditoriali, di associazioni, di comuni, di enti religiosi. Da tempo impegnato nella diffusione del manifesto welcome per i piccoli comuni italiani; YMCA Parthenope Onlus associazione mondiale che da anni realizza progetti europei in Italia e all'estero, favorendo lo scambio delle buone prassi, delle competenze artistiche, delle tecniche di lavoro con giovani, disabili, formatori; Immaginaria Cooperativa Sociale,  realtà che promuove percorsi di animazione territoriale e di autonomia culturale dei luoghi; tutela e promuove la qualità del territorio e le produzioni tipiche; promuove forme di cittadinanza attiva e sensibilizza ai temi della disabilità”.

Insomma un “meeting – concludono gli organizzatori - che riflette su come le aree rurali e i luoghi marginali delle società, possono riprendersi i propri spazi, le proprie rivincite e possono sperare di rallentare quel processo lento e distruttivo di abbandono che ormai da anni fa parte della nostra cultura”.