Napoli

Per le regionali in Campania nel campo del centrosinistra e delle forze del governo nazionale è tutto un affollarsi di dichiarazioni, tra chi rilancia il governatore Vincenzo De Luca, chi apre porte e chi chiude portoni.

Intanto il presidente è già lanciato verso la sua primavera elettorale e mentre ha sguinzagliato i suoi collaboratori per chiudere liste civiche e meno civiche, ha rispolverato quel suo tipico linguaggio da campagna elettorale fatto di boutade e attacchi senza filtro.

“Alla vigilia delle regionali, nelle quali sono impegnato, sento parlare di persone che non sarebbero capaci neanche di gestire il condominio del palazzo. Entità virtuali, candidati improbabili, in Campania e in Italia” ha tuonato De Luca e sottolineando, a modo suo, il valore della sua esperienza. 

Intanto il ministro dell'Università e ricerca, Gaetano Manfredi, si è fatto scappare un apprezzamento chiaro su Sergio Costa, ministro dell’ambiente e candidato alla presidenza della Regione Campania investito dai 5 Stelle. 

“Sergio Costa è una persona di grande valore” ha detto Gaetano Manfredi che poi ha subito provare a mettere una pezza affermando che in Campania “Sicuramente si troverà una sintesi ma non dobbiamo dimenticare l'esperienza regionale che è in corso perché De Luca ha lavorato bene in questi anni e va fatta sicuramente una riflessione collettiva".

A chiusura arriva una nota del poco rumoroso Leo Annunziata, segretario regionale del Partito Democratico, che si mostra aperto al dialogo ma non sul candidato che per il Pd resta De Luca, almeno per quello regionale.

“Accogliamo con favore la proposta di un confronto sui programmi lanciata dal ministro dell'Ambiente a sostegno della candidatura di Vincenzo De Luca che abbiamo acquisito all'unanimità nel corso della Direzione Regionale - ha affermato Annunziata - Siamo per sviluppare il confronto e l'elaborazione con la partecipazione più ampia possibile. Da mesi sottolineiamo l'importanza di discutere nel merito delle cose fatte e di quelle da fare. E siamo fermamente convinti che dal confronto programmatico non si possa che uscire proseguendo sulla strada già tracciata, con la ricandidatura unitaria di Vincenzo De Luca".

Dunque continua il balletto delle dichiarazioni che andrà avanti fino a che il Partito Democratico nazionale non deciderà di chiarire se Vincenzo De Luca è o meno il candidato alla presidenza. Per ora però De Luca ha già iniziato a danzare anche senza musica e sarà impossibile fermarlo.