Una richiesta di incidente probatorio. L'ha avanzata al Gip, che dovrà fissarlo, il sostituto procuratore Marilia Capitanio nell'inchiesta sulla tragica fine di Mario Castellano, l'85enne di Grottaminarda rinvenuto senza vita, nella tarda serata di sabato, in un parcheggio di via Pacevecchia, a Benevento, dove l'aveva lasciato Pierina Gogliucci, 64 anni, che lo accudiva da dodici.
L'obiettivo del Pm è, ovviamente, ottenere la nomina di un perito che, così come sollecitato dalla difesa, rappresentata dall'avvocato Gerardo Giorgione, valuti la capacità di intendere di volere della donna al momento del fatto, la sua pericolosità sociale e la compatibilità tra le sue condizioni ed il regime carcerario.
Un dato, quest'ultimo, sul quale, come anticipato questa mattina, si è soffermato il gip Gelsomina Palmieri nell'ordinanza adottata dopo l'udienza di ieri riservata alla convalida del fermo. La dottoressa Palmieri ha infatti disposto che Pierina resti nel reparto di psichiatria al Rummo fino al termine del trattamento sanitario obbligatorio al quale è stata sottoposta, e che successivamente venga riaccompagnata presso la casa circondariale di contrada Capodimonte, a patto però che il suo stato lo consenta.
Un'istanza, quella del Pm, notificata anche ai familiari della vittima – un fratello e due nipoti che vivono al Nord – rappresentati dall'avvocato Roberto Pulcino.