Nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città di Salerno si è tenuto, in mattinata, un nuovo consiglio comunale, alla presenza di diversi studenti del Liceo Alfano I e non senza qualche grande assente, più volte richiesto e reclamato, tra cui il primo cittadino della città, Vincenzo Napoli, arrivato solo successivamente.
Un clima di scontro-confronto, in particolar modo tra i membri della maggioranza, è stato l'elemento caratterizzante dell'assise. Conclusasi, poi, con l'approvazione di tutti in punti e le interrogazioni in programma per la giornata, anche quella riguardante il nuovo piano d'ambito dei dehors di via Roma, ma non senza polemiche.
Per cominciare, il presidente del consiglio comunale Alessandro Ferrara è intervenuto durante l'intervento del consigliere Dante Santoro, accusato di star facendo propaganda politica. Nel corso del suo intervento, il rappresentante del gruppo "Giovani Salernitani" ha tenuto a sottolineare la paternità di alcuni interventi fatti in determinate zone della città. In primis, il consigliere ha rivendicato il merito del rifacimento e della ripresa dell'area del porticciolo di Pastena, una "battaglia" vinta, per il consigliere, grazie anche all'aiuto dell'applicazione "fiato sul collo", così come la rimozione dei gazebo sul lungomare Marconi. Un intervento durato oltre il limite consentito, secondo il presidente Ferrara che si è visto costretto a chiedere al consigliere di concludere in virtù di un'educazione politica e di rispetto anche degli altri consiglieri.
Ma gli animi si sono scaldati anche per i rappresentanti di maggioranza. In particolare si è reso nuovamente necessario l'intervento del presidente del consiglio per calmare un confronto tra tra Corrado Naddeo e Rocco Galdi.
Nel corso del suo intervento, il primo ha denunciato due episodi che lo avrebbero particolarmente colpito e che denuncerebbero, a suo avviso, un problema sicurezza all'interno della città. In particolare si parla di un tentato omicidio davanti un locale in pieno centro e una grande quantità di lavoratori in nero scoperta dopo gli ultimi controlli delle forze dell'ordine, una situazione che “sta uccidendo l'economia sana”, dichiara Naddeo, che incalza: “la città di notte è abbandonata a se stessa, dobbiamo gantire in quanto amministrazione la sicurezza dei punti di aggregazione”. Il consigliere Galdi, che prende la parola immediatamente dopo, oltre al rivendicare la paternità di alcune opere e a rispondere all'intervento di Cammarota che riporta in assise la questione dei residenti di via Porto, non approva l'intervento del suo compagno di maggioranza e lo invita a rivolgersi alla magistratura se è sicuro delle “accuse”. A Naddeo viene concesso il diritto di replica, ma il clima rimane teso.
Fortemente criticata anche l'assenza di alcuni assessori, come sottolineato anche dal consigliere Mazzeo che, nel corso del suo intervento si è soffermato in particolar modo su due questioni principali: la recente comparsa delle strisce blu su via Benedetto Croce, una strada su cui il consigliere sottolinea ancora una volta di essere sostenitore dell'apertura al doppio senso e poi i lavori sul Viadotto Gatto. Mazzeo chide celerità e immediatezza negli interventi di recupero e conclude annunciando la sua uscita dal gruppo di maggioranza e l'aderenza al gruppo misto di Ventura.
Il consigliere Peppe Ventura porta, invece, in analisi una delibera criticando una serie di provvedimenti relativi alle cooperative comunali che gestiscono i parchi e la divisione dei fondi relativi alle aree.
Tocca al consigliere Gallo concludere la prima parte del consiglio. Il suo intervento inizia con la dichiarazione di voler proporre Salerno come patrimonio dell'Unesco, ma continua con delle scuse rivolte ai presenti sul comportamenti di alcuni suoi colleghi. Critica fortemente il clima che si è venuto a creare anche tra i membri della maggioranza e conclude: “Oggi non avrete il mio apporto, ma starò qui e aspetterò, perchè il biglietto l'ho “gia pagato”.
di Federica Inverso