Avellino

"Non posso che condividere le parole di Valeria Ciarambino. Questo è il momento per la Campania migliore di cogliere questa opportunità. Ho sempre visto in Sergio Costa un perno importante per il nostro Paese. Ancor prima dell’uomo di governo tutti abbiamo apprezzato il valore dell’uomo di Stato. Possiamo scrivere una nuova storia: una Campania sicura che abbraccia il piacere di un futuro fatto di sicurezza e legalità". E' quanto scrive su facebook il Sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia, a proposito delle elezioni regionali in Campania.

In queste ore si stanno moltiplicando le reazioni, non solo nel Movimento Cinque Stelle, ma anche negli altri partiti della coalizione a partire da Sinistra Italiana. Un nome, quello del ministro dell'ambiente, che circola da mesi e che proprio oggi, alla vigilia della direzione regionale del Pd che è chiamata a confermare la candidatura apicale del governatore uscente, si inserisce nella trattativa sulla possibile alleanza con il Movimento Cinque Stelle forzando il dibattito. Una proposta, quella della Ciarambino nelle ultime ore, che suona come un avvertimento: i grillini vogliono dettare la linea della coalizione bypassando Vincenzo De Luca sul quale è stato posto un veto ineludilibe. 

E' chiaro dunque che a questo punto la palla passa nelle mani del Pd che dovrà decidere se cedere sul nome apicale oppure andare avanti per la sua strada con la riproposizione di De Luca. La direzione di questo pomeriggio sarà a porte chiuse, niente occhi indiscreti in un momento molto delicato per il Partito Democratico campano, con i due segretari, Sarracino quello provinciale e Leo Annunziata quello regionale diretta espressione di De Luca, ai ferri corti. Da Roma Zingaretti, Franceschini e Orlando vogliono provare ad allargare l'alleanza con il Movimento 5 Stelle in tutte le regioni, condizione che permetterebbe al Pd di concorrere per vincere nella maggioranza delle regioni dove si va al voto. Una vittoria ai punti con la Lega e il centro destra darebbe ulteriore slancio all'azione di governo dopo la vittoria in Emilia Romagna. Per questo obiettivo Vincenzo De Luca, è ritenuto un elemento sacrificabile. Come andrà a finire è incerto. La direzione darà il mandato per trattare con il Movimento 5 Stelle su una possibile alleanza. De Luca ha già fatto sapere che non sa se parteciperà alla riunione.  Di certo l'esito delle elezioni suppletive per il Senato di domenica 23 febbraio saranno decisive. La scelta di candidare Sandro Ruotolo e ricostruire un'area di centro sinistra intorno a questa esperienza, che va da DemA a Italia Viva, porta la firma della segreteria provinciale con il sostegno del gruppo dirigente nazionale. Una candidatura, quella di Ruotolo, che ha fatto registrare molti mal di pancia, ma sulla quale alla fine anche il governatore  ha dato la sua benedizione. 

Quello che ancora non è chiaro è chi è l'interlocutore del Pd? Chi, dentro il Movimento Cinque Stelle (orfano di Di Maio) deciderà se accettare o meno l'alleanza?  Nei grillini tutti lanciano segnali, ma nessuno fa un passo avanti concreto. C'è da stabilire adesso quanto può pesare la proposta di Valeria Ciarambino, giunta proprio poche ore prima della direzione regionale del Pd, sul tavolo della trattativa. Un fatto è certo. Il tempismo dei grillini mette in seria difficoltà i Dem ma soprattutto rende la partita ancora più difficile a Vincenzo de Luca. Per la sua ricandudatura la strada è davvero in salita.