Un dramma nel dramma a Grottaminarda. Via Campania, alle spalle dell'istituto d'istruzione superiore è apparsa stamane deserta e silenziosa. La gente all'interno delle palazzine rosse è sconvolta e incredula. Nessuna voglia di commentare l'accaduto.
Bussiamo, ci apre la porta e in maniera cordiale, ci ospita in casa per raccontarci cosa è successo seppur a fatica, con la voce più volte interrotta dal pianto, la giovane figlia di Pierina, la donna di 64 anni attualmente indagata per abbandono di persona incapace e tentato occultamento di cadavere.
"Mia madre non sta bene, non è mentalmente lucida - afferma la figlia della donna - c’è poco da fare, ha momenti in cui non riesce davvero a ragionare. Pensavo volesse portarlo in ospedale e a modo suo lo ha portato. Ha solo bisogno di cure. Non si è resa minimamente conto di quello che ha fatto. E questa la cosa più grave. E’ andata in macchina, mi ha detto, lo porto in ospedale. E’ tornata poi a casa e non mi ha detto nulla di ciò che era accaduto. Sono addolorata, una persona con la quale abbiamo convissuto per dodici anni e che oggi è venuta a mancare in questo modo così assurdo."
Poi in lacrime: "Mi sento anche in colpa, perche avrei potuto semplicemente chiamare il 118. Ma la mia mamma era terrorizzata e l’idea che potesse essere accusata di maltrattamenti, in quanto il signore era caduto, l’ha mandata nel panico. Ho insistito, se non lo fai tu, lo faccio io ad allertare i soccorsi. E a questo punto lei mi ha detto, te fallo e non mi vedi più. Non sapevo cosa volesse intendere e non ho chiamato quindi l’ambulanza."