Riverberi ricomincia dal decennale. L’edizione 2020 del festival ideato e diretto da Luca Aquino, che vedrà la luce nel prossimo mese di giugno a dieci anni di distanza da quella inaugurale del 2010, prevede concerti, seminari e la presentazione di nuove produzioni discografiche, di cui una con l’etichetta “Riverberi Label”.
Il manifesto ufficiale sarà ancora una volta un'opera dal maestro Mimmo Paladino. Sei i comuni aderenti al progetto: Apice (capofila), Sant'Angelo a Cupolo, San Nazzaro, San Nicola Manfredi, San Martino Sannita, San Leucio del Sannio. Riverberi, che negli anni ha visto come protagonisti interpreti del jazz italiano e internazionale, durerà sino a fine giugno. “Le location sono quasi tutte individuate - spiega il direttore artistico Luca Aquino - così come gli artisti che parteciperanno. Presto comunicheremo la line up, con nomi e date. Questa è un’edizione speciale, siamo riusciti a compiere dieci anni, proponendo musica non di semplice ascolto, in un territorio difficile, dove la maggior parte dei politici, promoter e assessori alla Cultura pensa solo a riempire piazze, con progetti e nomi altisonanti che nulla hanno di artistico. Per me non è stato mai semplice organizzare Riverberi, un calvario, tra l'altro sempre in giro per il mondo tra aerei e tour, ma sono contento dei risultati raggiunti, grazie anche a un pubblico meraviglioso e appassionato e soprattutto a piccoli Comuni coraggiosi e lungimiranti che credono in me e nel festival".
Luca Aquino è in partenza per l’Iran, dove si esibirà alla 35esima edizione del prestigioso Fajr Music Festival, in programma a Teheran e in dieci altre province dal 13 al 19 febbraio, presentando il suo ultimo progetto “Italian Songbook” prodotto da “Act Music”. Lo accompagneranno il pianista Fabio Giachino e il contrabbassista Dario Miranda. Non è la prima volta che Luca calca i palchi del Medio Oriente. Il jazzista beneventano è stato più volte in Giordania, tra concerti e la registrazione di un album nella suggestiva cornice del sito archeologico di Petra, con musicisti provenienti da differenti Nazioni, ma anche in Siria (dove ha girato un video con la Jordanian National Orchestra) e in Israele, per una tappa del tour "Aqustico". Quattro anni fa avrebbe dovuto registrare un album a Baghdad per un appuntamento che poi saltò qualche giorno prima. Il giro del mondo di Luca, sia con il suo ultimo album che con il progetto in solo tromba "Icaro Solo", proseguirà poi in Islanda, Germania, Olanda, Russia, Serbia e prevede diverse date anche in Italia al festival jazz di Bergamo, Umbria Jazz, in Sardegna, a Torino, Milano e Ascoli. Il 13 giugno il musicista tornerà a soffiare nella sua Benevento con un nuovo progetto, che verrà svelato in esclusiva, in una cornice suggestiva, ovvero tra le antiche mura del Teatro Romano.
Dieci anni di Riverberi, a lavoro per l'edizione 2020
Il 13 giugno Luca Aquino in scena a Benevento con un nuovo progetto
Redazione Ottopagine