Avellino

Quasi un'ora di conferenza stampa, arrivo poco prima delle 16.30 nella sala stampa dello stadio Partenio-Lombardi per Nicola Circelli. L'amministrazione dell'Avellino ha ripercorso tutte le tappe che hanno portato alla crisi interna nella nuova società e al mancato incontro, atteso in giornata, per la definizione del passaggio delle quote con Luigi Izzo. 

Le posizioni nella compagine societaria all'atto d'acquisto: "Con Polcino ci siamo messi alla ricerca di nuovi soci. - ha affermato Circelli - Siamo andati da Izzo chiedendo la procura a cedere le proprie quote a questi nuovi investitori e lui ci disse "non vi preoccupate, trovateli, io non vi do fastidio, quando li avete trovati io vi do le quote senza problemi, senza fare niente". Noi li abbiamo trovati, sono andato dal notaio, ho preso l'Avellino, sono tornato da Izzo dicendo che avevo trovato chi investe, chi viene unitamente con me a fare questo investimento. Mi dai le quote? Lui mi rispose che oramai aveva un piede dentro la IDC, allora ci stava lui. Questa cosa ci diede un bel po' di problemi perché con alcuni amici dovemmo scusarci perché aveva deciso di restare".

L'incontro dal notaio: "Questa mattina mando tutti gli atti richiesti e, alle 11.51, Izzo invia il comunicato. Premesso che io non ho avuto l'indirizzo del notaio in nessuna pec, né l'orario, né la convocazione ufficiale e premesso che, dopo questa comunicazione che ha fatto a mezzo stampa, Izzo e i suoi soci sono a Napoli ad aspettare dal notaio. Non so ancora dov'è l'indirizzo e dov'è il numero. Chiedo se prima di andare dal notaio, cortesemente, mi dici prima come me li vuoi dare e poi una liberatoria da parte di Di Matteo".

Il futuro dell'Avellino: "Siccome sono una persona che ci mette la faccia, in questi giorni l'ho fatto fare. Sono stato in silenzio e dicendogli di darmi quello che mi devi per andare via. Allo stesso tempo, essendo io l'amministratore unico di questa società, quindi unico responsabile economicamente, penalmente e civilmente, dovevo comunque pensare a risolvere la situazione. Detto questo, vi anticipo che io personalmente ho pensato agli stipendi che si devono pagare venerdì. Per quanto riguarda me e l'Innovation Football, che ha già dato il suo assegno circolare, io da amministratore lo farò nella giornata di domani e posso farlo: è un ultimatum a Izzo, De Lucia e Autorino. Entro domani a mezzogiorno, devono mettere la quota di centocinquantamila euro che è la loro quota parte, al cinquanta per cento, per garantire gli stipendi alla nostra squadra". 

Attesa per l'esito Covisoc: "Credo che ci riusciremo già mercoledì, ma è possibile la proroga. Il sindaco ha detto che gli imprenditori irpini ci avrebbero dato una mano, sia a me che a Izzo. Su alcuni aspetti, come i documenti dati da una banca telematica e da un advisor, sono pronto a presentarli alla Procura della Repubblica e alla Procura Federale". 

Intanto, si registrano attimi di tensione. Per ammissione dello stesso Circelli in conferenza stampa, l'auto dell'amministratore dell'Avellino è stata presa di mira all'arrivo e il dirigente della società ha lasciato lo stadio Partenio-Lombardi solo con l'ausilio degli agenti della Digos. Rotto un vetro al suv con cui Circelli ha raggiunto l'impianto di contrada Zoccolari.