Benevento

“I leghisti sanniti? Sono come i collaborazionisti di Petain”. Un paragone fortissimo quello che ha utilizzato Clemente Mastella per definire, nell'intervista rilasciata a “Il Mattino”, gli esponenti del carroccio nel Sannio e in generale in Campania.
Il sindaco uscente di Benevento ha mostrato tutta la sua irritazione per le parole di Molteni, commissario regionale della Lega che ha di fatto chiuso le porte a un'alleanza per le comunali, e ha stigmatizzato l'atteggiamento “predatorio” del partito verso il sud: vertici tutti indicati dal nord che vengono a comandare nelle città del sud, grazie anche a chi glielo permette accontentandosi di poco. E dunque, chi affolla le fila della Lega al sud per Mastella è come i collaborazionisti del Governo di Vichy del maresciallo Petain, quello che strinse le mani a Hitler facendo diverse concessioni ai nazisti.
Mani libere perciò secondo Mastella per le prossime elezioni: “Loro vogliono mani libere a Benevento? E io le avrò alle regionali”. Un territorio, quello delle regionali, dove secondo Mastella Forza Italia si sta facendo scippare anche il candidato: “Caldoro? E' fregato. La Lega fingerà un tiro alla fune per avere un candidato gradito”, che potrebbe essere il direttore del Tg2 Sangiuliano.