Confisca milionaria in provincia di Caserta ai danni di cinque imprenditori da parte della Dia di Napoli. I decreti, emessi dalla sezione misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, riguardano imprenditori casertani attivi in diversi settori economici (edile e tecnologico). Dalle indagini sarebbero emersi rapporti col clan dei Casalesi, fazione Zagaria, nel settore della gestione degli appalti all'interno dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta.
“La relativa inchiesta giudiziaria, per la quale sono stati già condannati – nel marzo scorso – dalla Corte di Appello di Napoli a pene che vanno dai sette agli otto anni di reclusione - si legge in una nota -, aveva accertato la piena operatività del citato clan all’interno della struttura sanitaria, facendo emergere una pervasiva e consolidata rete di connivenze e collusioni venutasi a creare con appartenenti al mondo della pubblica amministrazione, della politica e dell’imprenditoria, che garantiva il controllo e la gestione, in regime di assoluto monopolio, degli appalti e degli affidamenti diretti di lavori all’interno dell’ospedale casertano. I decreti di confisca, che seguono quelli di sequestro eseguiti tra il 2015 ed il 2016 su proposta del Procuratore della Repubblica di Napoli, hanno interessato beni risultati nella disponibilità diretta ed indiretta dei suddetti imprenditori e riguardano quote societarie (imprese operanti nel settore edile e delle forniture sanitarie) ed immobili aventi sede, ovvero ubicati, nella provincia di Caserta, nonché numerosi rapporti finanziari per un valore complessivo stimato in oltre 6,5 milioni di euro”.
Clan e politica: confisca milionaria in provincia di Caserta
Nel mirino della Dia la gestione degli appalti al Sant'Anna e San Sebastiano
Redazione Ottopagine