Napoli

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, rilancia l’idea di fare del laboratorio politico che ha portato alla candidatura di Sandro Ruotolo alle suppletive del 23 febbraio, una realtà strutturata per le elezioni regionali campane della prossima primavera. L’ex pm non ha mai nascosto il tentativo di rendere questo accordo con il Pd che lo vede in una posizioni di forza, un trampolino per rilanciare l’idea di una coalizione civica che possa competere alle prossime regionali, che superi il governatore uscente Vincenzo De Luca e che faccia del suo campo politico l’architrave di un nuovo centrosinistra in Campania.

"È un test importante, cittadino e regionale, che indica un metodo che se risulterà vincente può essere seguito, come io auspico, per le regionali in Campania – ha detto de Magistris - Con la candidatura di Sandro Ruotolo si è lavorato per unire e non per dividere individuando una candidatura che non divide perché Ruotolo parla anche a elettori del M5s e non solo. È un uomo che rappresenta la città, l'orgoglio, le sofferenze e la dignità di Napoli e che ha rispetto delle istituzioni”.

È l’ennesima dichiarazione con la quale il sindaco partenopeo sconfessa tutte le rassicurazioni del gruppo dirigente napoletano del Partito Democratico che da settimane continua ad assicurare che in Campania si riparte da Vincenzo De Luca.

Comunque vada l’accordo che ha generato la candidatura di Sandro Ruotolo sembra essere naufragato già prima del risultato elettorale nel mare di dichiarazioni, di attenzioni e distinguo che rischiano. Il centrodestra con Guanci nel silenzio continua a lavorare sul tentativo di vincere, mentre il centrosinistra partenopeo, per l’ennesima volta, mostra di contare più dirigenti, posizioni e pensieri che voti.