Airola

“Dall'analisi delle riprese (registrate dalle telecamere installate in alcuni locali della struttura ndr) si evidenzia che tutte le odierne indagate facevano uso della violenza nell'espletamento della loro attività lavorativa, che le portava, per forza di cose, ad essere quotidianamente esposte alle festose e rumorose manifestazioni di energia tipica di bambini in tenerà età”.

E' uno dei passaggi dell'ordinanza con la quale il gip Loredana Camerlengo ha ordinato il divieto di dimora ad Airola - vedi altro servizio - per quattro maestre di una scuola materna privata del centro caudino.

Quello che emerge dal provvedimento è uno spaccato inevitabilmente preoccupante, del quale avrebbero fatto le spese i piccoli che frequentavano l'asilo. Bambini e bambine schiaffeggiati e strattonati perchè magari, piangendo, protestavano per un cambio di posto, o, in alcuni casi, condotti in una stanza e costretti a sedere dietro alla porta. O, ancora, istigati a reagire con la 'stessa moneta' nei confronti di un compagno che aveva tirato loro i capelli.

Un repertorio di comportamenti, quelli descritti dagli inquirenti, dai quali i bimbi provavano a difendersi coprendosi il capo, senza però evitare di essere colpiti. In qualche occasione, poi, qualcuno di loro sarebbe stato capovolto a testa in giù, per punizione, per le lacrime che stava versando.

“Sia la ricostruzione dei fatti che la dinamica complessiva dello svolgimento degli accadimenti fa emergere – scrive la dottoressa Camerlengo-, “con allarmante evidenza, la gravità e l'attualità della condotta tenuta dalle indagate e la connotazione particolarmente negativa della loro personalità”.

(foto di repertorio)