Salerno

“Un lavoro intenso e impegnativo” sono queste le prime parole di Franco Picarone, facendo riferimento ai quasi cinque anni ormai al termine da Consigliere Regionale e Presidente della Commissione di Bilancio della Regione Campania.

“La presidenza della commissione bilancio per chi non è avvezzo alla materia è un ruolo molto delicato sul piano politico e tecnico perché si tratta di vagliare tutte le leggi di spesa, presidiare tutti i passaggi delle leggi di stabilità e bilancio preventivi, i rendiconti, i documenti di economia e finanza regionale. E’ stato un lavoro intenso e molto impegnativo.

Quando abbiamo iniziato questi cinque anni – Picarone ha ricordato l’insediamento avvenuto il 22 giugno - non era ancora stato approvato il rendiconto del 2012 o meglio era stato approvato senza la parifica, di cui tutti i conti della Regione devono essere parificati dalla Corte dei Conti, stessa cosa per gli anni successivi. Nel corso di questi cinque anni di lavoro abbiamo approvato tutti i documenti, anche quelli arretrati, sono emerse perdite per oltre 5 miliardi di tutti questi bilanci non approvati che abbiamo dovuto ripianare negli esercizi successivi. Le leggi di stabilità e i bilanci preventivi li abbiamo approvati sempre prima della scadenza dell’anno e inoltre i rendiconti dal 2016 al 2018 non presentano disavanzi".

Picarone ha ripercorso quasi tutti i settori, soffermandosi su alcuni aspetti principali, dai fondi europei alla sanità passando per l’agricoltura, settore in cui il consigliere stesso ha ammesso di rivedere alcuni aspetti per cercare di migliorare.  “Abbiamo fatto bene in tante altre materie: i Fondi Europei per esempio, quando siamo arrivati era certificata una spesa sul settennio, 2007 – 2013, doveva essere tutto certificato nel 2015 ed era certificato solo al 50% e noi abbiamo completato al 45% in soli cinque mesi.

Per quanto riguarda la sanità, De Luca diventa commissario nel luglio 2017 siamo riusciti a far uscire la Campania dal commissariamento, con questo trend nel giro di due o tre anni saremo per la sanità tra le prime regioni italiane, eravamo ultimi.

Ci sono alcune cose che abbiamo fatto benissimo, alcune cose che abbiamo fatto bene e sappiamo le cose che non sono andate a buon fine. Uno dei motivi per cui certe cose non sono state fatte bene è perché non abbiamo potuto assumere e cambiare il quadro organico perché fin quando non venivano approvati i rendiconti, la legge proibiva di poter ampliare l’organico e rivedere i fabbisogni personali. Potevamo far meglio nel settore dell’agricoltura, possiamo migliorare alcuni aspetti nell’organizzazione del personale”.

Cinque anni, 4 le proposte di legge avanzate da Picarone, 5 le risoluzioni e 1 mozione. Tanto lavoro ancora da fare guardando al futuro della regione Campania: “Ci sono colleghi che hanno presentato molte più proposte di me ma le mie sono produzioni di legge di cui ognuna vale cento volte di più. Sto lavorando a una legge che spero e credo di portare a termine per la fine di gennaio, che è quella sulla filiera agricola trasparente, tracciabilità e rintracciabilità attraverso la tecnologia blockchain. Una legge che consente un livello di applicazione per cui da quello che hai nel piatto riesci a risalire al lotto e a chi lo ha prodotto. E’ un modo per tutelare le eccellenze agricole campane e questa legge consiste nella realizzazione di una piattaforma informatica con una impronta che si chiama bio fingerprint e a cui si potranno iscrivere tutti gli attori della filiera e i consumatori e sarà ad accesso gratuito. Essere primi in Italia a fare questo potrebbe essere un primato che cambierà molte cose in questo settore”.