Vitulano

Una voce forte, una possibilità concreta che la sfida finale tra Boys Caserta e Vitulano potesse slittare c'era eccome. Il pomo della discordia è sicuramente il terreno di gioco preposto per la disputa di questa gara. Il “Terra di Lavoro” di Marcianise non avrebbe le dimensioni adatte per permettere a queste due formazioni di disputare la finale play off del torneo di Prima categoria. Troppo piccolo, si diceva. E invece, nel comunicato suppletivo di venerdì è stato confermato tutto. La gara si giocherà nella struttura decisa e soprattutto rimane la conferma che non potranno assistere i tifosi delle due compagini.

Domenica si gioca e lo si farà a Marcianise per una gara che vale l'intera stagione. Un vero peccato per la formazione di Rivellini che, durante tutto il campionato, ha sempre potuto contare sull'appoggio di una tifoseria calda e passionale, il classico dodicesimo uomo in campo.

Insomma tante cose che non quadrano nell'organizzazione di questa sfida, tante cose che hanno fatto storcere il naso in casa vitulanese. Tanti punti interrogativi che aleggiano sulla gara più importante dell'anno. A partire dalla designazione arbitrale del signor Panico di Nola col quale il Vitulano non ha un precedente da ricordare. Sfida contro il Bayern Caserta in terra sannita. Un direttore di gara che voleva abbandonare il campo dopo la rete vitulanese per le grandissime proteste dei casertani. Insomma un precedente non del tutto positivo anche se nessuno vuole mettere in dubbio le capacità del direttore di gara. Ma in casa Vitulano ci hanno sicuramente pensato. Altro dubbio che sorge è proprio legato alla struttura. Diventa incomprensibile pensare che la Boys non potesse giocare anche questa sfida, sempre a porte a chiuse, a Trentola Ducenta, stesso campo dove ha giocato la sfida contro il San Marco Evangelista. Insomma sembrava una scelta quasi naturale. E invece c'è stato l'ulteriore cambio in un terreno di gioco che non convince assolutamente la truppa sannita.

Fabio Tarallo