Avellino

Da oggi anche la provincia di Avellino è ufficialmente “renzizzata”. Dopo l'assemblea nazionale di Cinecittà, Italia Viva, il nuovo partito fondato dall'ex premier ed ex segretario del Pd, Matteo Renzi, ha una coppia di coordinatori in ogni territorio. Il percorso di radicamento nelle province passa attraverso l'impegno di donne e di uomini che hanno sposato il nuovo progetto politico. Scelto l'affresco del “Buon Governo vs populismo" per illustrare efficacemente l'identità di questa formazione che guarda soprattutto ai moderati.

In Irpinia i neo coordinatori sono Beniamino Palmieri, sindaco di Montemarano, e Stefania Siano, ex assessore comunale di Montoro. Una coppia per rispettare la parità di genere, così come è avvenuto a livello nazionale e in tutti i territori. I comitati già costituiti in Irpinia sono 19, tra i quali sicuramente Avellino, Ariano, Atripalda, Aiello del Sabato, Avella, Calabritto, Lauro, Mugnano del Cardinale, San Mango sul Calore e San Martino Valle Caudina.

Il lavoro che attende i neo coordinatori di Iv non è semplice, soprattutto perché si avvicinano le elezioni regionali in Campania.

Italia Viva non ha ancora deciso se appoggiare l'eventuale ricandidatura di Vincenzo De Luca. Il Governatore non è un nome che entusiasma i renziani, in ogni caso la decisione finale arriverà da Roma. Renzi è atteso in Campania il prossimo 21 marzo per una convention degli amministratori del partito. E sono molti gli amministratori e i sindaci che nutrono le fila di Iv anche nella nostra regione, a partire proprio dal sindaco altiprino Beniamino Palmieri che come Ciro Buonajuto ad Ercolano si può considerare un renziano della prima ora.

“A noi adesso il compito di organizzare e strutturare il partito, tessere una rete fra coloro i quali hanno manifestato simpatia a livello nazionale e quelli che hanno già fatto l'iscrizione on line, per incontrarci e cominciare il percorso” dichiara Beniamino Palmieri.

Al sindaco di Montemarano chiediamo di tracciare a grandi linee l'identità di italia Viva.

Un partito riformista con un approccio basato su competenza e merito – risponde – Vogliamo provare a suggerire soluzioni ai problemi senza urlare non alimentando i problemi per ingigantire per generare paura, non si può più strumentalizzare la paura come fanno i populisti. Siamo inoltre un partito garantista – aggiunge Palmieri – Sulla battaglia per la riforma della prescrizione siamo perfettamente in linea con Matteo Renzi. Poi parità di genere: le donne devono avere più spazio nella politica e nella società, molte donne hanno grandi capacità di mediazione, possono essere grandi amministratori, bisogna creare opportunità e visibilità per le donne. E non dimentichiamo tutta la questione legata all'economia e allo sviluppo”.

Ecco su questo punto come si pensa di agire nel Mezzogiorno e in particolare nelle aree interne come l'Irpinia?

“Italia Viva, sulla scorta dell'esperienza di governo, ha elaborato un piano shock per sbloccare cantieri, snellire le procedure per i finanziamenti, dare impulso concreto alle azioni necessarie per colmare il divario tra l'italia e l'Europa e tra il nord e il sud del nostro Paese. Divario da cui dipende la grande arretratezza e i problemi come lo spopolamento e l'emigrazione che affliggono le nostre terre... L'Irpinia ha difficoltà evidenti, ci sono emergenze che producono grandi disperazioni e alimentano conflitti e suicidi. Credo che il nostro compito sia offrire soluzioni praticabili, concrete, che diano immediata fiducia, ma senza illusioni”.

Il 21 marzo in Campania ci sarà la convention degli amministratori. Perché secondo lei Italia Viva raccoglie tante simpatie tra i sindaci?

“Perché c'è chiarezza nell'esposizione della linea politica. Vede, certe battaglie come quella sulla sugar tax, la plastic tax, ma penso pure al bonus di 80 euro, tutta una serie di cose che evidenziano la lungimiranza e infondono fiducia. L'altro elemento - aggiunge Palmieri - che ha sicuramente un ruolo in questa partita è il tentativo di superare le correnti, evitare che il tuo compagno di banco sia il tuo peggior nemico. Questo genera serenità all'avvio di un percorso politico, il quadro è più omogeneo, c'è un minore livello di litigiosità in Italia Viva”.

Merito anche di un leader che a dispetto di quanto si dica resta una delle figure più carismatiche del panorama politico italiano degli ultimi anni. Ma chi è l'elettore di Italia Viva?

“Chiunque possa condividere la linea riformista. La vera sfida è offrire una casa a tutti coloro che si sentono delusi dalla radicalizzazione delle posizioni che tendono ad emergere nei due schieramenti, centrodestra e centrodinistra. Tutti quelli che vivono crisi di coscienza in questo momento possono trovare in Italia Viva un giusto spazio, in cui si fa prevalere competenza e merito”.

Il lavoro di costruzione del partito sul territorio è appena cominciato ma già ci sono scadenze elettorali importanti all'orizzonte. Come vi state organizzando per le regionali e soprattutto pensate di appoggiare De Luca?

“La linea politica è stata ribadita all'assemblea nazionale, Italia Viva presenterà una sua lista con il simbolo in tutte le tornate e in tutte le regioni al voto. Rispetto alle alleanze è in corso una discussione che viene gestita per ora dal livello nazionale in attesa che si definisca meglio il quadro generale. In Campania al momento c'è ancora confusione. Quello che è certo è che Italia Viva ci sarà”.