Si torna a parlare del fiume Sarno, tra i più inquinati d'Europa, una delle principali emergenze ambientali del paese. A farlo è il ministro Sergio Costa a margine di un incontro al quale ha preso parte all'Università Federico II di Napoli.
“L'Unione Europea è pronta a dare i fondi per il masterplan del Sarno, ma servono progetti coerenti. Ci sono luoghi nel bacino del Sarno dove un Comune progetta il collettore delle fogne e un altro il depuratore localizzati in zone opposte, come alle due estremità di un arcobaleno", precisa il ministro dell'Ambiente.
"I fondi per il masterplan del bacino del Sarno ci sono e sono condivisi tra Stato, Fondi strutturali Europei e fondi assegnati dall'Ue alla Regione. L'Unione ha dato il suo ok ai fondi ma ci ha anche detto che non facciamo i progetti e quando li facciamo sono incoerenti, perché a volte c'è un collettore fognario a sud e il depuratore a nord. Se vedo progetti del genere devo pensare che ci sia un'ombra oppure che chi i soggetti che li fanno non si parlano tra loro. Quindi ho costituito un gruppo di lavoro mettendo allo stesso tavolo 42 Comuni dell'area, la città metropolitana di Napoli, le altre Province interessate e la Regione”.
Ridare dignità a questo territorio è la sfida che il ministro Costa ha promesso di portare avanti per il bacino del Sarno, proprio quando, nei mesi scorsi, sono iniziati i primi interventi di bonifica per il risanamento.