Pago del Vallo di Lauro

La polizia torna a Pago nella villa bunker di Biagino Cava. L'abitazione, sequestrata e abbandonata dai familiari del padrino il 19 maggio scorso, sarebbe stata vandalizzata. Dai ieri pomeriggio alcune volanti del commissariato di Lauro e della squadra mobile di Avellino sostano fuori l'ingresso dell'abitazione in via Nazionale. Sono lì anche adesso. All'interno della villa bunker proseguono i controlli e i sopralluoghi.

Il vicequestore Aniello Ingenito, alla guida del Commissariato di Polizia di Lauro, ieri sera parlava di normale attività info-investigativa tesa al contrasto dei reati in materia di detenzione di armi e spaccio di sostanze stupefacenti. Una versione "ufficiale" che non tutti hanno subito bevuto. La presenza delle volanti a Pago, in via Nazionale, fuori le alte mura di cemento della villa di Biagino, ha fatto insospettire, e pure tanto. Ed ecco, in mattinata, l'indiscrezione che, se trovasse conferma, rappresenterebbe un segnale davvero inquietante. La villa sarebbe stata vandalizzata. Al suo interno sarebbero comparse persino delle scritte sulle pareti. Qualcuno vocifera di arredi portati via in tutta fretta, quasi sfregiati.

Chi ha agito, lo ha fatto nella consapevolezza che quella dimora non è più abitata. Sulla vicenda sarebbero in corso le indagini, quelle della squadra mobile di Avellino di concerto con il commissariato di Lauro. E non è escluso che nelle prossime ore potrebbe esserne interessato anche il pm antimafia Francesco Soviero, impegnato in una dura lotta contro la criminalità organizzata nel Vallo di Lauro. Tanti gli interrogativi che in queste ore gli inquirenti si pongono. Chi ha avuto l'ardire di entrare nella casa di Biagino? Si tratta forse di un messaggio lanciato al boss? E, se di messaggio trattasi, potrebbe essere connesso alla recente condanna a 30 anni subita dal padrino del clan Cava? Domande alle quali gli inquirenti saranno chiamati a fornire risposte.

 

Redazione