Marano di Napoli

Sono accusati di aver favorito il clan Polverino e per questo per l'ex sindaco di Marano (Napoli) e per l'ex responsabile dell'ufficio tecnico del comune sono stati rispettivamente disposti gli arresti domiciliari e la sospensione dai pubblici uffici. Coinvolto anche un imprenditore edile, ai domiciliari, già a processo per concorso esterno in associazione mafiosa.
    Dalle indagini dei carabinieri è emerso che l'ex sindaco Mauro Bertini, attuale consigliere comunale d'opposizione (lista civica di centro-sinistra L'Altra Marano) del Comune di Marano, e Armando Santelia, oggi responsabile del settore urbanistica del Comune di Ottaviano, anche previa indebita corresponsione della somma di 125mila euro da parte dei fratelli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro, negli anni in società occulta con esponenti del clan Polverino, avrebbero favorito l'aggiudicazione alla società riconducibile a quest'ultimi della concessione per la commessa di una opera pubblica del valore di oltre 40 milioni di euro.