Cava de' Tirreni

Situazione al tracollo all'ospedale Santa Maria dell'Olmo a Cava de'Tirreni, a denunciarlo sono i delegati Cisl Fp di Salerno, Gaetano Biondino, Giovanni Lopez e Gaetano Tortora, che in una nota sottolineano le diverse emergenze che la struttura sta affrontando.

“Che l’ospedale di Cava sembrerebbe non far parte dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Salerno oramai è cosa risaputa. Ma che tra gli obiettivi dell’ente è stata programmata la sua imminente chiusura per consunzione è un aspetto inquietante. La situazione creatasi da mesi al Pronto Soccorso, rimasto con soli 3 medici chirurghi i quali non possono garantire la turnistica sulle 24 ore e che vengono coadiuvati da dirigenti provenienti dal reparto di Chirurgia Generale, anch’essi in numero ridotto, alcuni dei quali prescritti e quindi impossibilitati ad espletare turni notturni con aggravio di lavoro oltre ogni limite umano e in difformità ad ogni vincolo di legge sulla materia. Il personale infermieristico è sotto organico in ogni reparto, costretto a turni estenuanti e quotidianamente dequalificato per assenza di personale di supporto. Inoltre – si legge nella nota - ad aggravare la situazione, oltre al numero ordinario di posti letto si aggiungono barelle, come ad esempio accaduto per il reparto di chirurgia che oltre ai 15 posti letto previsti sono state aggiunti altri 4 posti in barella con solo 2 unità infermieristiche in turno e senza OSS.

Il servizio trasporto infermi si sta dissolvendo grazie alla totale inefficienza dell’ente nell’affrontare i processi di riqualificazione aziendali: gli autisti sono 4 e a giugno si riducono a 3 unità poiché un operatore andrà in quiescenza, i quali garantiscono turni sulle 24 ore per l’ambulanza di tipo B, il servizio ambulanza di tipo A con turni esclusivi turni di reperibilità e il servizio navetta sulle 6 ore giornaliere in orario straordinario e reperibilità continue”.

Difficoltà anche a Castiglione di Ravello dove i delegati denunciano la situazione dei servizi di trasporto: “Nonostante varie disposizioni da parte del responsabile del settore, i dirigenti medici della struttura della Costiera Amalfitana si ostinano a richiedere la contestuale attivazione della seconda autoambulanza, anche se non necessaria, che crea enormi disagi al personale preposto a tale servizio. Gli operatori attualmente in forza sono sole 5 unità effettive (un operatore in malattia lunga), le quali oltre a dover garantire la turnistica sulle 24 ore senza la sesta unità a copertura di ferie e festività ovvero assenze giustificate, sono costrette a dover espletare anche reperibilità, oltre ogni limite consentito, per garantire la seconda autoambulanza. Tale stato di fatto - concludono i delegati di Cisl Fp Salerno - determina che il personale oltre a dover ancora usufruire di ferie per gli anni 2018,2019 effettuano un servizio di pronta disponibilità che varia tra le 16, 17 e anche 18 turni, in spregio a tutte le norme contrattuali e legislative vigenti e regolamentanti l’istituto. Siamo alla confusione elevata a sistema di gestione”.