Caposele

Si è celebrata ieri mattina davanti al tribunale di Avellino l’ultima udienza del processo a carico di un 40enne, accusato di ricettazione dopo essere stato fermato dai carabinieri di Caposele alla guida di una motocicletta Yamaha con il numero di telaio parzialmente abraso. Nel corso del processo era già stata emessa una sentenza di non luogo a procedere per guida senza patente poiché il reato nel frattempo era stato depenalizzato.

Restava l’accusa più pesante di ricettazione della motocicletta di cui l’imputato non poteva ignorare l’illecita provenienza. Il giovane si era difeso in aula sostenendo di avere assemblato il motoveicolo con vari pezzi ritrovati nel corso degli anni. All’esito della prova testimoniale, il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione e 600 euro di multa. Il tribunale penale di Avellino ha però accolto le richieste della difesa, rappresentata dall’avvocato Alfonso Sturchio, e ha assolto l’imputato con formula piena perché il fatto non sussiste. Si attende il deposito della sentenza, fissato in novanta giorni, per leggere le motivazioni che hanno portato all’assoluzione.