Benevento

È arrivato nel Sannio il ministro dell'agricoltura Teresa Bellanova, nell'ambito dell'incontro organizzato dalla Banca Popolare Pugliese. Nel complesso di Sant'Agostino.
"L'Emilia? Decideranno gli emiliani". È stato il commento del ministro che subito dopo ha analizzato situazione del Sannio "Impegnati per valorizzare le eccellenze di una terra come il Sannio che produce il 50 per cento del vino campano, ad esempio contro i dazi che sono dannosissimi. Noi dobbiamo difendere i prodotti anche attraverso etichettarura che è un patto coi consumatori"

Ancora la ministra "io ci sono. L'impegno del governo non mancherà rispetto alle sollecitazioni ricevute oggi. In particolare sul punto cruciale della tutela del reddito di chi produce. Senza sostenibilità economica non c'è sostenibilità sociale e ambientale. Serve misurarsi con difficoltà per dare proposta più corposa. Qui conoscete bene il dramma delle alluvioni, ma si devono dire cose chiare, vanno messi in sicurezza infrastrutture, terreni. Per questo ho messo risorse per infrastrutture irrigue. Faremo consulta climatica per strategia agricola. Intervenire su disuguaglianze: credo molto sui contratti di filiera. Qui abbiamo esempio di Rummo che ha datto di momento di crisi opportunità. Vino? Dobbiamo imbottigliare di più, solo così cresce il valore. Ma dobbiamo sapere fare sistema. Aree interne vanno ripopolate ma serve un'idea di paese. Oggi si va in piazza a gridare contro stranieri: troppo facile. "

A darle il benvenuto il prefetto di Benevento Cappetta, che ha parlato di terra meravigliosa e con prodotti d'eccellenza, ma col gap infrastrutturale importante che sta contribuendo allo spopolamento.

E secondo il presidente della Provincia, Antonio Di Maria è proprio l'agricoltura la chiave di volta per uscire dalle difficoltà attuali: una volta era l'agricoltura a tenere unito il Sannio. "certo oggi non è più replicabile un modello arcaico. L'agricoltore ha una funzione innovativa, ma serve sinergia tra istituzioni e territorio".

Non c'è Mastella  influenzato come ha spiegato l'assessore Del Prete che ha portato i suoi saluti e ha assicurato l'attenzione alta per il territorio da parte dell'amministrazione che ha consegnato alla ministra il manifesto per la tutela del paesaggio.

Il rettore Canfora : "Accolto positivamente l'invito della banca Popolare Pugliese: la nostra università ha investito pesantemente su questo territorio. Abbiamo anche richiesto attivazione nuovo corso di laurea professionalizzante proprio su agroalimentare su tecnologie a servizio della tradizione dolciaria. Attendiamo l'autorizzazione. Abbiamo prodotti eccellenti, dobbiamo superare le difficoltà di collocazione. La nostra falanghina viene conferita a prezzi bassissimi pur essendo eccellente. Ciò a causa del nanismo delle aziende sannite che rende difficile scalare i mercati internazionali. Bisogna studiare come creare aggregati, senza però industrializzare"

 

Il presidente della banca popolare Pugliese Vito Antonio Primiceri: "il programma del ministro Bellanova lascia ben sperare. L'attenzione alla terra, ai giovani e la presenza sui tavoli europei per far avere successo ai nostri prodotti. La banca ha affinità culturale col territorio del Sannio : siamo molto presenti nel Salento, tra le banche che hanno dato vita alla Popolare Pugliese una banca agricola. Non abbiamo mai perso quel dna. Qui poi c'è spirito imprenditoriale accentuato e dunque in grado di creare eccellenze".

Squillante, direttore Demm Unisannio : "diversi segnali buoni su agricoltura sannita  ma bisogna lavorare insieme su questo. Servono infrastrutture o sforzi saranno vani"

Marotta, rettore vicario Unisannio: "tante variabili su agricoltura non governabili da noi e aumentano rischi. Europa sta dando risposte ma in Italia certi strumenti ancora non attecchiscono. Bisogna riequilibrare potere contrattuale. Importante anche guardare ai cambiamenti climatici".

Il presidente di Confindustria Benevento Liverini: "attenzione su agroalimentare è alta. Nel Sannio siamo pronti al salto di qualità. Territorio ha potenzialità enorme ma dobbiamo capire come indirizzare i nostri giovani. Credito è sempre un dramma come dimostrano anche gli studi. Sono dieci anni che le nostre produzioni agricole primeggiano a livello europeo, ma se mettiamo dentro anche i sussidi la classifica si inverte. Abbiamo suoli desertificati e abbandonati e poi dobbiamo importare prodotti: non ha senso."

Masiello, vicepresidente nazionale Coldiretti  : "io figlio di agricoltore, i mie figli lo stesso ma in un quadro molto diverso  Prima banche finanziavano imprese e capannoni a tutti i costi, oggi cambiato molto. Quando a scuola dicevo che ero figlio di agricoltura compagni ridevano oggi no. Agricoltura da'idea diversa, forse perché è meglio di quelle impreae finanziate a tutti i costi di cui parlavo prima. 30 anni fa si parlava di economia di scala, mercati da aggredire con costi bassi, oggi di biodiversità  Ma allora avevamo risorse, oggi meno. I giovani? Sono quelli che hanno capito che era inutile vendere uva ma era meglio fare vino. Oggi agricoltura ha un altro valore, più di un quarto del pil del paese. Mi auguro che io non debba accompagnare miei figlio in banca per un sogno d'impresa ".

Il direttore generale Buscicchio di Banca Popolare Pugliese:" nostra banca guarda a progetti e potenzialità. A breve ci saranno anche novità oer per l'Agricoltura nella nostra offerta. Banca cerca di coprire esigenze di questo mondo".

Mastrocinque (Cia) : "tabacco? Ci sono opportunità ma non come quelle di tanti anni fa. Sull'olio si sta lavorando bene, anche col marchio Campania. Ma poi bisogna avere la capacità"  

Masiello (coldiretti) : città del vino? Non punto il fucile, guardo il bicchiere mezzo pieno, ma alternative un po' stressate. Non ero tra quelli che pensava che questo riconoscimento facesse crescere prezzo uva o vino. Non funziona così. Si poteva fare meglio, ma c'è bisogno di altro. Mettere assieme la filiera lunga ad esempio. Ma siamo lontani".