Da Junior Cally a Bomberup e Joca: rapper nella bufera negli ultimi giorni da Sanremo e Marcianise. Se la presenza del primo al festival sta facendo discutere per via dei suoi testi ritenuti sessisti e, per quanto sia una cosa comune nella scena rap forse inadatta a un ambiente come Sanremo, l'ultima performance dei due giovani casertani è forse anche più “discutibile”.
Eh già, perché i ragazzi stavolta hanno parlato di scuola, non in maniera troppo lusinghiera. “Scuola” appunto si intitola il loro ultimo video, girato proprio in un istituto scolastico di Marcianise e parla di un improbabile ritorno dei due tra i banchi. Tra allusioni alla droga: “Quattro grammi nella busta/ il ritorno non me gusta”, barre (rime) chiuse (maluccio) su minacce alla ipotetica prof: “Non provare a far la furba/Sennò divento un barracuda” e infine la scuola che brucia (per fortuna solo con effetti speciali, brutti).
In tutto ciò si vedono i due ragazzini in atteggiamenti finto “gangsta”: il volto travisato dal passamontagna, il fumo, una mazza tra le mani, in piedi sui banchi.
Insomma, i due ragazzi, probabilmente in maniera inconsapevole, sembrano averla fatta un po' fuori dal vaso, visto che in molti si stanno indignando: è noto che il linguaggio rap, specie negli ultimi tempi, emuli quasi sempre uno stile “gangsta” mutuato dagli Usa, ma la scuola ha evidentemente ancora un'aura di serietà. Parlare di minacce alla prof proprio nella zona in cui ci fu l'increscioso episodio dell'accoltellamento di Franca De Blasio, divenuta poi “donna dell'anno” è quantomeno incauto. Ma sono ragazzi.
Scuola in fiamme, prof minacciata: bufera sui rapper casertani
Fa discutere il lavoro di due rapper marcianisani: una scuola in fiamme, gli insulti alla prof
Cristiano Vella