Avellino

Soddisfatto per le preferenze personali e contento per la riconferma della consigliera regionale uscente tra le fila del suo stesso partito Rosetta D’Amelio. Questa mattina, al Circolo della Stampa, l’ex senatore Enzo De Luca, alla presenza di sostenitori, amministratori locali, esponenti del Pd e giornalisti, ha rimarcato come positivo il risultato dei Democratici in Irpinia ma ha detto: «Avverto un allarme sul territorio. È evidente che il 47% dei votanti alle urne rappresenta una percentuale troppo bassa per una tornata elettorale così importante per il futuro della nostra provincia. Questo è un segnale che bisogna cogliere e porvi rimedio. Il calo di rappresentanza è ormai palese...».

Lineare, poi, la sua disamina sul voto e il suo operato: «Da tempo ho cominciato a lavorare per mandare a casa Caldoro e sul programma regionale della coalizione. Oltre, naturalmente, alle primarie per Vincenzo De Luca. Nel corso delle quali ho anche ricevuto delle pressioni dall’onorevole Franceschini sul progetto stesso. Il risultato personale fa sempre parte di valutazioni secondarie. Il successo o la sconfitta non sono legati ai singoli ma al contributo dei tanti che hanno sostenuto l’alleanza. Ed è incontestabile che abbiamo vinto grazie a De Mita».

E poi ritornando sulle pressioni, ha spiegato: «Fin dalle primarie, che hanno fatto registrare così tanti rinvii, è stato sollecitato il mio impegno con la condizione di un sostegno. Il risultato personale e complessivo, lo ripeto, anche in virtù di questo lo reputo positivo. Come positivo è stato il contributo dato dagli altri candidati e dalle altre liste. Adesso bisogna di nuovo ricomprendere tutti e stabilizzare il Pd. Non ci può essere un continuo confronto-scontro all’interno del partito, mentre i cittadini ci danno un enorme consenso. Ho sempre creduto, sin dall’inizio, a questo partito e continuo a farlo. Anche rispetto ai rapporti politici e umani costruiti nel tempo che mi hanno fatto restare fermo nella mia posizione. Poi sulla mia persona e su quanti hanno fatto la storia politica di questo paese esigo rispetto. Da parte mia sarò ancora più determinato e presente di prima. Il partito va ricompattato mentre si deve dare seguito a quella che è l'azione fondamentale da svolgere sul territorio, ascoltando la gente e facendoci sentire concretamente vicini alle esigenze di tutti».

Alessandro Calabrese