Benevento

Prima la proposta di un patteggiamento alla pena di 2 anni, che ha però incrociato il no del Pm, poi la richiesta di rito abbreviato. L'ha avanzata la difesa di un 53ennne camionista della Valle Telesina – è assistito dagli avvocati Salvatore Verrillo e Luisa Aceto - accusato di aver molestato sessualmente la figlia minore.

Se ne riparlerà il prossimo 29 giugno, quando dinanzi al gup Gelsomina Palmieri approderà una vicenda finita al centro di una indagine del sostituto procuratore Marcella Pizzillo, avviata dopo un tema redatto dalla bimba, nel quale avrebbe fatto riferimento a ciò che subiva. Comportamenti, quelli contestati al genitore, di cui lei aveva già parlato in precedenza con i compagni di classe, e che erano stati segnalati alla dirigente scolastica.

Secondo gli inquirenti, fin da quando aveva 11 anni, la piccola sarebbe stata oggetto delle 'attenzioni' del papà. Siamo nel 2011, è da allora che lui avrebbe allungato le mani. L'avrebbe fatto in casa, infilandosi nel letto mentre lei dormiva, ed in macchina, palpeggiandole il seno e le zone intime. Condotte che l'uomo, dopo una pausa, avrebbe mantenuto una volta al mese, fino al 2016.

Una bruttissima storia, l'ennesima nella nostra provincia, costata la perdita della patria potestà stabilita dal Tribunale per i minori. Ecco perchè l'imputato, che ritiene di essere stato chiamato in causa per vendetta, era stato costretto a lasciare l'abitazione di famiglia.

L'inchiesta è stata anche scandita da un incidente probatorio dinanzi al gip Loredana Camerlengo. Era l'aprile 2018, e in quella occasione la ragazza aveva ribadito le accuse nei confronti del padre.