Pescara. Per sostenere la Salernitana hanno sfidato anche la pioggia battente che s’è improvvisamente abbattuta sull’Adriatico per gran parte del primo tempo. Un muro umano formato da 800 cuori che hanno scortato la formazione di Ventura nella prima trasferta dell’anno, concisa con il ritorno al successo lontano dall’Arechi. «È una vittoria che va dedicata ai mille che sono venuti da Salerno e che ci hanno dato credibilità», ha evidenziato nel post-gara il tecnico del cavalluccio marino che al triplice fischio ha partecipato insieme ai calciatori al saluto ai tifosi granata.
Nonostante lo strappo venutosi a creare tra la piazza e la proprietà, il popolo salernitano non ha fatto mancare il proprio sostegno ai calciatori: dopo aver polverizzato la scorta di 749 tagliandi messa a disposizione dalla società adriatica, la tifoseria della Salernitana ha sostenuto incessantemente la squadra, trasformando lo spicchio del settore ospiti dell’Adriatico in una succursale dell’Arechi. La doppietta di Djuric ha mandato in delirio gli 800 sostenitori granata che, al triplice fischio, hanno gioito per una vittoria che mancava da 15 anni.
Successo che non ha fatto passare in secondo piano la contestazione nei confronti della proprietà: sia prima che dopo il match sono, infatti, stati intonati cori contro il co-patron Claudio Lotito. Contestazione che proseguirà anche sabato in occasione della sfida casalinga contro il Cosenza. I tifosi granata hanno invitato tutti - anche chi solitamente segue la partita altrove - a riempire la Curva Sud per formare un “muro umano” contro la proprietà.