Confermata dalla Corte di appello la sentenza con la quale il Tribunale di Benevento, il 19 maggio del 2016, aveva condannato a 10 anni un pensionato di Frasso Telesino – è stato difeso in secondo grado dall'avvocato Aldo Minauro -, riconosciuto responsabile di aver abusato per sedici anni della figlia.
Nella stessa occasione il collegio aveva anche dichiarato la prescrizione dell'accusa di maltrattamenti e disposto il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, ed il pagamento di una provvisionale di 20mila euro in favore della giovane, parte civile con l'avvocato Enzapaola Catalano.
Si tratta di una storia terribile che si sarebbe consumata tra le mura domestiche. Iniziata quando la presunta vittima era una bimba di dieci anni. E' da allora che il genitore le avrebbe rivolto le sue 'attenzioni'. Una vicenda agghiacciante, sulla quale i carabinieri avevano avviato le indagini quando la ragazza, grazie all'aiuto della sua psicologa e del fidanzato, aveva trovato la forza di denunciare il padre ai militari.
E' a loro che aveva spiegato ciò che sarebbe stata costretta a subire, dopo essere stata immobilizzata, in assenza degli altri familiari. Lei aveva provato a raccontare ciò che succedeva alla mamma, che, però, non le aveva mai creduto, perchè in una condizione di soggezione rispetto al coniuge. Aveva anche consegnato una cassetta audio con la registrazione di un tentativo di approccio da parte del papà risalente all'epoca in cui lei era quattordicenne.
Nel novembre 2011 l'uomo era stato arrestato sulla scorta di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Sergio Pezza su richiesta del sostituto procuratore Anna Frasca, poi era tornato in libertà. A seguire, il processo, scandito da una perizia psichiatrica che aveva accertato una capacità di intendere e volere grandemente scemata.