Aversa

Uccise e fece a pezzi l'amico: domani dovrebbe rilasciare la deposizione spontanea Ciro Guarente. La Procura generale ha chiesto il massimo della pena per l'uomo che nel 2017 fece a pezzi il 25enne di Parete Vincenzo Ruggiero. Guarente è in carcere, condannato all'ergastolo in primo grado al termine del processo con rito abbreviato. Aveva ucciso Ruggiero, attivista omosessuale, a colpi di pistola, pare per motivi di gelosia: Guarente non sopportava l'amicizia tra Vincenzo e la sua compagna, una trans con cui aveva una relazione da molti anni.  I resti della vittima furono trovati in un garage di Ponticelli, a Napoli, nell’agosto del 2017, dopo le indagini dei carabinieri di Aversa. Alcuni organi del giovane, come parte del cranio, non sono mai stati ritrovati. Guarente fece a pezzi il cadavere e lo immerse in un impasto di cemento, poi condensato,  apparso agli inquirenti come un muretto interno del box auto di Ponticelli. La difesa di Guarente, rappresentata dal penalista Dario Cuomo, ieri ha chiesto le attenuanti generiche per il proprio assistito, per evitargli almeno gli anni di isolamento diurno che lo aspettano in carcere.