Napoli

Luigi de Magistris dal suo profilo Facebook, con tanto di foto, aveva orgogliosamente mostrato al mondo quanto il suo impegno per ripulire la città si stesse producendo un realtà. Con le immagini degli operatori comunali intenti a ripulire le zone dove i clochard dormono, il sindaco ha lanciato la sua guerra a un ben specificato nemico della città che prova a mettere ostacoli alla giunta comunale e alla sua “rivoluzione”

Purtroppo per il Sindaco arancione però, sono bastate poche ore per far tornare tutto come prima, con gli stessi senza tetto, la stessa marginalità e lo stesso degrado di sempre, proprio nelle zone ripulite in mattinata, una su tutte Piazza Garibaldi.

In una piazza come quella della Stazione centrale, al centro di un vasto progetto di riqualificazione urbana, Napoli, da sempre la città degli assoluti che si confrontano e si sovrappongono senza scontrarsi, mostra in pochi metri due dei suoi tanti volti. 

Da una parte il nuovo parco con le giostre per i bambini, gli alberelli appena piantati, la grande cavea per gli spettacoli, i campetti di calcio e di basket, la stazione della metro nuova con le sue strutture in acciaio e vetro che sembrano dare finalmente aria ad una piazza che per decenni è stata chiusa in un cantiere infinito della metropolitana. 

Dall’altra i segni di una globalizzazione che non funziona, che crea diseguaglianze, sofferenze e povertà, con i clochard che dormono per terra tra i rifiuti e la sporcizia.

Due mondi, due delle tante Napoli, due facce di un processo economico globale che si guardano in uno spazio di pochi metri, come solo in questa città accade.

Davanti a una tale realtà che ha ragioni profonde, la soluzione effimera di uno spot di pulizia urbana lascia il tempo che trova e in poche ore, dopo il passaggio degli uomini del comune, le cose tornano alla normale follia quotidiana di Piazza Garibaldi.