Avella

Si allarga il fronte del "no", della contestazione, della strategia condivisa per fermare le realizzazione del Viadotto del Partenio. Una mega opera, quella fortemente voluta e portata avanti dal presidente della Provincia di Avellino e sindaco di Avella, Domenico Biancardi, per rivoluzionare i collegamenti su strada in Irpinia, tra Mandamento e Valle Caudina. Ma il traforo del Partenio si farà. Il prossimo 14 gennaio, martedì per la precisione, l'ordine del giorno approderà nell'assise consiliare guidata da Biancardi.  Biancardi ha approvato il documento di fattibilità ed ha dato mandato al Dirigente dell’Area Tecnica predisporre tutti gli atti necessari per la realizzazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di un collegamento della Valle Caudina attraverso il promontorio del Monte Partenio con l’asse autostradale A16. Un collegamento ambizioso, che consentirebbe di realizzare una direttrice nuova, contro cui sono tanti i sindaci del Partenio si oppongono.

Il costo stimato di realizzazione dell’opera è di quasi centocinquanta milioni di euro.

Il presidente Biancardi già a dicembre del 2019 aveva dato una sorta di timeline del progetto con l’obiettivo di vederlo cantierizzare entro il 2020. Ovviamente intercettando finanziamenti europei anche se il numero un di palazzo Caracciolo guarda alla Regione Campania, per ottenere un appoggio forte e concreto. Ad opporsi soprattutto gli ambientalisti. Una nuova bocciatura secca arriva però,, proprio dagli scranni di palazzo Santa Lucia, compagine di Maggioranza.A dire no c'è Francesco Todisco – delegato del governatore della Regione Campania per la programmazione delle aree interne – : “il traforo del Partenio è una cosa che non condivido nel modo più assoluto. La Valle Caudina ha bisogno di altro: ha bisogno del completamento della strada veloce che la collega ad Avellino (la Paolisi-Pianodardine) e del ripensamento della ferrovia che la collega a Napoli. Tutto il resto è fantasia”.

Mobilità, trasporti, collegamenti, collegamenti su ferro, che riescano finalmente a riunire Avellino con Napoli, passando per la stazione Circum di Baiano. Punto focale del Governo della Provinciacon al centro il traforo del Partenio. Un collegamento che in quasi 4 chilometri colleghi Mandamento a Valle Caudina. Per la precisione un tunnel da 3.8 chilometri. Un traforo da 80 milioni di euro perché come spiega Biancardi: «Non ci può essere sviluppo senza infrastrutture». L’idea, in verità già vecchia, vorrebbe congiungere con un tunnel la Valle Caudina con il Vallo di Lauro-Baianese.

Un progetto che venne presentato circa 50 anni fa, ma che non venne realizzato per una sorta di contesa tra i comuni caudini, per l'individuazione del punto di sbocco della galleria. Ma secondo il sindaco di Avella i 15 minuti di percorrenza per arrivare al casello di Baiano e viceversa risultano strategici per aprire zone diverse dall'Irpinia, strapparle dall'isolamento.

«I collegamenti sono necessari per consentire lo sviluppo dell’economia del territorio e per agevolare gli scambi commerciali. Confindustria ha dato il suo sì. Un intervento che riuscirà finalmente a collegare due zone importanti della provincia da sempre troppo isolate, affidate a due direttrici solitarie di collegamento - tira dritto il Presidente della Provincia, che viene però aspramente contestato dagli ambientalisti .».Il progetto prevede un tunnel di quattro chilometri circa che unirà Cervinara a Baiano; ora per andare da una parte all’altra tocca fare il giro attorno alla montagna, con la galleria sarà possibile dalla Valle Caudina arrivare al casello autostradale in un quarto d’ora.