Cetara

Riaprirà con ogni probabilità lunedì la strada statale 163 “Amalfitana”. Dopo le frane cadute nello scorso mese di dicembre, gli operai hanno lavorato incessantemente per mettere in sicurezza i costoni e consentire il ripristino della viabilità nei comuni di Cetara, Maiori e Amalfi. Il via libera ufficiale è atteso nelle prossime ore, al termine del sopralluogo effettuato dal capo dipartimento della protezione civile nazionale, Angelo Borrelli che nel pomeriggio ha fatto tappa nei luoghi colpiti dagli smottamenti. «Abbiamo messo subito in sicurezza i versanti che hanno avuto problemi e, poi, si dovrà vedere di realizzare anche qualche intervento più cospicuo di riduzione di quello che è il rischio residuo», ha detto il responsabile nazionale della protezione civile a margine del primo sopralluogo effettuato a Cetara, comune nel quale sono cadute tre frane, una delle quali tenne bloccati per ore in albergo circa 200 partecipanti a un matrimonio. «È un lavoro che va fatto e va fatto anche velocemente perché' potrebbe ripetersi». Borrelli ha ringraziato quanti hanno lavorato in quei giorni difficili, evitando la perdita di vite umane. «Ora dobbiamo capire cosa dobbiamo fare nell'ambito della gestione emergenziale perché' l’attività strutturale non è un’attività di Protezione civile. Ma, noi abbiamo un minimo di capacità di intervento connessa a quello che è il rischio residuo. Quindi, laddove c’è un rischio residuo e le risorse che avremo a disposizione lo permetteranno, faremo degli interventi di consolidamento e di messa in sicurezza. Se poi ci sono interventi più cospicui e più importanti bisognerà trovare le modalità di copertura e intervenire in modo strutturale, quindi con le procedure ordinarie».

Ad accompagnare Borrelli in tutte le tappe campane è stato il vice governatore Fulvio Bonavitacola che ha seguito sin dalle primissime ore l’emergenza che ha riguardato i comuni colpiti dal maltempo. «Il capo della protezione civile è venuto per questo motivo, perché' potesse rendersi conto dell’entità dei problemi e per poter in qualche modo avallare in modo autorevole la relazione sulla quantificazione dei danni che la direzione generale della protezione civile della Campania ha attrezzato sulla base di quelle che sono le segnalazioni dei comuni», ha spiegato il vice di Vincenzo De Luca.

Servirà, dunque, anche l’aiuto del Governo per fronteggiare una situazione decisamente complicata. «In questo momento noi affrontiamo solo la situazione che riguarda l'assistenza alla popolazione e la somma urgenza per il ripristino dei servizi essenziali e credo che serviranno alcune decine di milioni di euro», ha spiegato il direttore del dipartimento della Protezione Civile della regione Campania, Italo Giulivo. «Poi c’è da fare una valutazione sul rischio residuo e capire come affrontare anche i danni indotti dalle mareggiate che ci sono state il 21 e 22 dicembre». Il dipartimento regionale ha già provveduto a richiedere lo stato d’emergenza e, come sottolineato da Giulivo «nelle prossime settimane ci sarà la delibera del Consiglio dei Ministri che dichiarerà lo stato d'emergenza e apposterà ulteriori risorse per fronteggiare la situazione di dissesto che è realmente gravosa».