San Martino Valle Caudina

"Certe scene non si ripetano mai più. Per questo vanno realizzate opere certe, che diano sicurezza". Sono queste le parole del capo della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli in visita nei luoghi del disastro dell'alluvione di dicembre. "La prevenzione del rischio è questa: attuare interventi decisi e decisivi, che sono necessari. La popolazione non deve mai più essere esposta a questi rischi". Con Borrelli oggi in tour nei luoghi devastati dall'alluvione di due settimane fa da Benevento a San Martino fino al Salernitano, anche il vicegovernatore Bonavitacola. Dopo il summit nel Sannio la tappa in Valle Caudina a San Martino, devastata dal maltempo e dall'esplosione del fiume tombato. Nella sede del Coc al villino Del Balzo, si è tenuto un vertice operativo presieduto dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Pesenti il commissario per l’emergenza Italo Giulivo e la responsabile regionale della protezione civile Claudia Campobasso. E’ stato fatto il punto su quanto di è vericato la sera del 21 dicembre, per valutare i lavori di messa in sicurezza che dovranno essere fatti e soprattutto come affrontare il disagio delle 40 persone che da quella sera sono ancora fuori casa ospiti di parenti o amici o di strutture alberghiere. Le immagini dell'allagamento hanno fatto il giro del mondo, mostrando nella sua drammatica realtà la fragilità di un territorio. Sul posto presente anche il sindaco di Forino, con una delegazione di abitanti della frazione Celzi che, puntualmente, con l'arrivo dei nubifragi e piogge torrenziali finisce sott'acqua. "Siamo venuti a manifestare il nostro dramma - ha detto il sindaco Antonio Olivieri -. Non si può vivere così. Abbiamo visto persone di novant'anni lasciare le case allagate a pochi giorni del Natale. Siamo devastati psicologicamente dopo anni di disagi e rischi". "Sono stato informato sta tutto nelle mie mani - ha detto Borrelli -. Bisogna valutare soluzioni ad hoc e fare presto".