Benevento

Primi allenamenti in giallorosso per Gabriele Moncini. L’ultimo arrivato alla corte di Inzaghi si sta già amalgamando bene con il gruppo, favorito dalla conoscenza di Pasquale Schiattarella. Questa sera, nel corso della cena al Mancini Park Hotel, è arrivata “l’iniziazione” ufficiale con l’intonazione di diversi brani musicali. Il numero trentadue ha avuto anche un po’ di tempo per rilasciare la prima intervista sannita, partendo dalla trattativa che l’ha portato a Benevento:

“Ero consapevole che il Benevento mi seguisse già da tempo. I primi interessamenti sono giunti già verso ottobre e questo mi ha lusingato. Quella giallorossa è una società importante e sono felice di aver accettato la sua proposta”.

Quali sono le tue caratteristiche?

“Sono un attaccante d’area di rigore. Sto cercando di migliorare le mie prestazioni anche in una posizione lontana dalla porta, ma credo che la mia forza maggiore sia proprio nel cuore dell’area avversaria”.

Il tuo vecchio mister, Angelini, ti ha accostato in passato a Pippo Inzaghi. Sei d’accordo?

“Ringrazio il mister per la stima, ma lo ritengo un accostamento un po’ azzardato. Inzaghi è stato uno dei miei idoli da bambino, riusciva a fare cose uniche grazie alla grande fame che metteva in campo e che non ho visto in nessun altro. Forse sì, mantenendo le giuste distanze posso dire che le mie caratteristiche si avvicinano alle sue”.

E adesso il tuo allenatore è proprio Inzaghi, un motivo in più per affinare le tue qualità.

“Certamente. Adesso sta a me lavorare sodo. Devo essere bravo a capire bene sin da subito le sue richieste, in modo da crescere sempre di più”.

Hai trovato una squadra che sta dominando il campionato di serie B. Da Ferrara che impressione ti ha fatto?

“In Italia tutti parlano del Benevento. Devo dire che mi ha fatto una bella impressione. Non è facile in serie B chiudere il girone d’andata con 46 punti. Ho visto anche diverse partite: la squadra è molto compatta, sensazione che tra l’altro ho confermato in questi giorni di ritiro. Ci sono tantissimi presupposti per fare bene”.

E qui c’è anche Pasquale Schiattarella, compagno di squadra che conosci da tempo.

“Si, quando le voci della trattativa circolavano in maniera insistente mi ha chiamato subito, confessandomi la sua felicità nel caso in cui mi fossi trasferito a Benevento. Mi ha parlato molto bene della piazza. Pasquale è un grande amico”.  

Quanto è importante per te partecipare al ritiro di Roma in vista del ritorno?

“Tantissimo, infatti ho spinto nell’accelerare la trattativa per far parte sin da subito del gruppo, sfruttando la settimana di sosta. Subentrare tardi rende tutto più complicato. L’ho vissuto sulla mia pelle a Cittadella, quando fui acquistato il 27 gennaio. Certo, il mio rendimento è stato positivo, ma fu complicato adattarmi brevemente alle dinamiche della nuova squadra. Adesso ho tutto il tempo per lavorare serenamente e con concentrazione”.

I sei mesi di Cittadella hanno mostrato le grandi qualità di Moncini.

“E’ stato un girone di ritorno importantissimo. Venivo da sei mesi di panchina con la Spal, una situazione che quando sei giovane alla lunga pesa. Il Cittadella mi ha ridato maggiore fiducia nelle mie qualità”.

Cosa non ha funzionato alla Spal?

“Non so, forse mister Semplici non mi riteneva adeguato al suo gioco. Nel mio primo anno ci poteva stare una scelta diversa, dato che la rosa era composta da un gruppo ben consolidato, portandomi ad accettare il trasferimento al Cittadella. Questa volta è stato diverso: mi aspettavo maggiore fiducia. Pur di restare a Ferrara ho anche rifiutato diverse opportunità interessanti in estate, però non mi pento di essere rimasto. Dispiace molto perché volevo dare una mano alla squadra in questo momento di difficoltà”.

Tornando al Benevento, i tifosi ti hanno accolto già alla grande. Cosa ne pensi della piazza?

“Sui social sono stato inondato di tanti messaggi di benvenuto. Questo è un aspetto importantissimo. Mi hanno spiegato che il popolo di Benevento è molto passionale e mi fa piacere. Sono certo che verranno in massa a sostenerci”.

Hai sottoscritto un contratto triennale con opzione per il 2024. Un accordo che testimonia quanto il Benevento creda nelle tue qualità. Pensi che nel Sannio tu possa trovare la consacrazione?

“Il mio obiettivo è questo. Prima di prendere una decisione valuto molti aspetti. Sono certo che questo è il percorso migliore per la mia crescita. Ho rifiutato altre opportunità perché sono salito sul treno giusto. Spero di fare bene e di ripagare la fiducia della società”.