“Arriviamo a Tokyo da campioni del mondo, la gente ha la percezione che possiamo vincere le Olimpiadi a Tokyo”. Sandro Campagna è uomo di mille battaglie, tante delle quali l'hanno visto uscire da vincitore. A Barcellona nel 1992 è stato uno dei protagonisti dell'ultima medaglia d'oro della pallanuoto maschile alle Olimpiadi. E' da quella storica finale Parco Olimpico del Montjuïc, contro i padroni di casa della Spagna, che il Settebello non sale sul gradino più alto del podio ai giochi. Ma la vittoria mondiale sembra aver cambiato qualcosa.
Gli azzurri non sono i favoriti numeri uno. Le squadre balcaniche sono fortissime così come l'Ungheria, ma questo gruppo di giocatori, di cui fanno parte anche i campani Vincenzo Dolce e Alessandro Velotto, può fare la differenza. Il tecnico lo sa bene, molti di questi atleti li ha cresciuti e plasmati, per questo non chiude la porta alla possibilità della grande impresa. Del resto Campagna lo sa: mai sottovalutare il Settebello. “Possiamo crescere ancora molto, battere le squadre balcaniche non è semplice, sarà difficile così come affrontare l’Ungheria che è molto forte. Noi ci saremo e punteremo a fare bene. La pressione sarà enorme, tutti gli avversari sono molto aggressivi e sognano di batterci”.
Intanto il primo banco di prova del 2020 saranno i Campionati Europei in Ungheria: “Sarà un torneo che ci darà molti spunti in vista delle Olimpiade. Vedremo anche come quale sarà l'interpretazione arbitrale, inoltre ci saranno anche delle squadre che devono ancora conquistare il pass olimpico come la Grecia che sarà l'avversario che incontreremo all'esordio”.