Salerno

Uno spettacolo sulla poesia, per la precisione un “divertissement in rima sciolta” andrà in scena sabato 11 gennaio 2020, alle ore 21,15, e domenica 12 gennaio 2020, alle ore 19, al Teatro Genovesi di Salerno (via Sichelgaita, 12). La Compagnia dell’Eclissi inaugura così il nuovo anno. “Un poeta un po’ beta” è il titolo dello spettacolo di e con Roberto Lombardi. Si replica sabato 18 gennaio, alle ore 21,15, e domenica 19 gennaio, alle ore 19.

Si fa presto a dire poeta. Anche in un paese come il nostro di poeti e navigator la poesia sembra sparita dalle personali abitudini di lettura – scrive Lombardi nelle note di presentazione - Sopravvive nella canzone – il premio Nobel a Bob Dylan va in questa direzione, e l’Accademia di Svezia, che non manca di prendere abbagli, sa anche registrare con lungimiranza tendenze della letteratura contemporanea”.

Lombardi, a sua volta poeta e scrittore oltre che attore, regista e sceneggiatore, tiene da decenni laboratori sulla cosiddetta “scrittura creativa”.

“Un poeta un po’ beta” è il frutto del lavoro degli incontri con scolaresche di ogni ordine e grado, con insegnanti in corsi di formazione e con aspiranti scrittori in laboratori linguistici.

Lombardi aggiunge inoltre che “lo spettacolo prova ad affrontare temi quali forma e contenuto, metafore, definizioni, sinonimi e contrari, retorica e persuasione nel linguaggio, rapporti fra codici linguistici, il tutto visto dalla particolare angolazione della ludolinguistica: giocare con le parole per svelarne i cortocircuiti attraverso repentini capovolgimenti di senso.

Un divertissement che non manca di dire la sua sul senso del linguaggio e della parola che da troppo tempo ha smesso di essere Verbo per trasformarsi in inutile blaterizio.”

Intanto, è partita la campagna abbonamenti per la dodicesima edizione del Festival Nazionale "Teatro XS" Città di Salerno 2020 in programma dal 2 febbraio 2020 al 10 maggio 2020. Otto sono quest’anno gli spettacoli in concorso. A tagliare il nastro di partenza sarà la Compagnia La Cricca di Taranto con “Libere clausure” di Marina Pizzi.