La morte di Rosa Abbate, la 19enne stroncata da un arresto cardiaco a San Giorgio a Cremano, poteva essere evitata? Sì secondo i parenti, che hanno dichiarato che l'ambulanza che avrebbe dovuto provare a rianimarla è arrivata solo dopo un'ora.
E tantissime sono le reazioni indignate di fronte a queste dichiarazioni: un'ora è un tempo inaccettabile laddove, come nel caso dell'arresto cardiaco, ogni secondo è prezioso per salvare la vita ai pazienti: “ in caso di “codice rosso” l’arrivo presso il paziente di un mezzo di Soccorso del SET118 con a bordo personale sanitario in grado di fare diagnosi e terapia di emergenza potenzialmente salvavita-ha dichiarato il presidente del Sis 118 Balzanelli- deve essere immediato, fulmineo, entro pochi minuti, definiti peraltro molto chiaramente dal legislatore, 8 minuti dalla chiamata in Centrale Operativa, in area urbana, e 20 minuti dalla chiamata, in area extraurbana Pare, dalle dinamiche emerse dalle testimonianze, che questi parametri temporali siano stati piu’ che ampiamente disattesi. Nei casi piu’ gravi questo significa morte certa. L’invocata riforma legislativa del 118 fu da noi chiaramente motivata perche’ si evitassero i morti evitabili. Ancora una volta, pare che il Sistema di Emergenza Territoriale non abbia potuto perche’ oggettivamente non in grado”.
Assurdo, secondo Valeria Ciarambino capogruppo in regione dei Cinque Stelle, che l'ambulanza sia dovuta arrivare da Marigliano: “Ci chiediamo, però, contro chi dovremmo puntare il dito se i risultati dell’autopsia confermassero che per questa giovanissima vita si sarebbe potuto fare qualcosa, se solo si fosse agito per tempo. Chi pagherebbe in tal caso? Forse chi, come il governatore di questa regione, se ne va in giro a celebrare il miracolo dell’uscita dal commissariamento, mentre in cinque anni non è stato in grado neppure di garantire presidi salvavita in tutti i territori né un coordinamento regionale del 118. La povera Rosa era di San Giorgio a Cremano, ma l’ambulanza è dovuta arrivare da Marigliano, in quanto l’unica disponibile in tutta la Asl. Nella vicina Torre del Greco ci sono tre ambulanze non medicalizzate che costano un patrimonio, in quanto vengono fornite dai privati, ma che in casi come questi, non essendoci il medico a bordo, sono inutili. Ed è paradossale che un’area di 600mila abitanti, per le emergenze cardiologiche abbia un solo medico in servizio, ma reperibile a Sorrento”.
Muore d'infarto a 19 anni: "Non c'erano ambulanze disponibili"
Il caso di Rosa Abbate: "Tempi inaccettabili: unica ambulanza a Marigliano, arrivata dopo un'ora"
Redazione Ottopagine