Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa firmata dal gruppo Montoro Democratica guidato dall'ex sindaco MariO Bianchino.
"Arriva la befana come da promessa fatta. Nel lontano 21 agosto del 1829 il re di Napoli, Francesco 1 di Borbone firmava il decreto che sanciva la divisione di Montoro. Da allora questo territorio ha avuto due municipalità. Parte subito però la ricerca della riunificazione sulla base di idee più avanzate e meglio rispondenti ad una visione futurista del territorio e della Comunità. Da allora sono trascorsi circa duecento anni e c'è un gran lavoro da fare per sintetizzare il senso identitario della Comunità e spingere sul piano sociale per il superamento del frazionismo, del campanilismo e dell'inutile quanto antistorica rivalsa territoriale.
Certo per costruire ci vogliono anni e per distruggere basta poco. Soffiare sul vento della rivendicazione frazionale e territoriale è opera dell'istinto, della sottocultura, del facile opportunismo, della strumentalità a basso prezzo, dell'identificazione populista e protestataria. Tutto questo però è nella migliore delle ipotesi la vampata di un momento e mai un percorso della storia. L'unificazione implica la definizione della Municipalità, non il suo smembramento, l'aggregazione dei centri di governo e di gestione e non la divisione per ambiti territoriali quasi a suggellare un' appartenenza a controlli feudali o contentino che non muovono le dinamiche dello sviluppo.
In questi giorni si sta assistendo al trasferimento dell'intera area tecnica, quindi di due settori nel presidio municipale della frazione Torchiati, oltre all'allocazione illogica ed irrazionale di altri servizi ed Uffici. Cosa ha ispirato questo spostamento non è comprensibile. Oltre la precarietà della struttura ospitante non risponde a nessuna esigenza la separazione delle aree gestionali per il loro buon funzionamento, coordinamento e collegamento con gli organi di governo. MANCA ogni motivazione nel mentre sono tangibili incredibili forzature giuridiche nell' interpretazione della Statuto che parla di decentramento di funzioni. Concetto questo ultimo che risiede in una logica di esigenze specifiche e che è molto riduttivo rispetto al trasferimento di interi settori dell'organizzazione strutturale del Comune. Per fingere di cambiare bisogna fare movimenti e più forti sono meglio si fa capire che si sta cambiando.
La sede di Torchiati, per la quale già esisteva un finanziamento andato perso, per la sua ristrutturazione statica ed architettonica doveva essere destinata ad ospitare uffici di Enti Sovracomunali ed il percorso in tal senso era avviato. La delibera di Giunta che ha voluto questo spostamento, impoverendo l'unità e la centralità della Municipalità montorese non risponde a logiche di coesione e di aggregazione che dovevano essere il naturale seguito della fusione ma a qualcosa di profondamente diverso che non serve alla Comunità e crea solamente rigurgiti frazionistici e divisione sociale. Oggi attraversare palazzo dell' Annunziata è triste in un contesto cupo. Non serve questo alla nostra Montoro. Serve pace sociale, serenità nella azione di governo, risultati concreti e meno propaganda e proclami che non rispondono alle reali esigenze della Comunità. Anche questo della unità territoriale, sociale, organizzativa e di governo è un tema che ci vedrà fortemente impegnati. Ci rivolgiamo ai cittadini anche per ascoltarli e farci carico di un impegno partecipato. Il nostro ruolo è anche e soprattutto questo. Auguri ai Montoresi tutti". Mario Bianchino ed il Gruppo consiliare di Montoro Democratica