Avellino

La sua affermazione personale alle elezioni regionali rischia di mettere in crisi, e non poco, la maggioranza consiliare al Comune di Avellino. Parliamo di Gianluca Festa capace di conquistare 1644 voti solo ad Avellino e ben 4619 in provincia con la sua lista “Davvero - Verdi”. Un progetto nato proprio nel capoluogo irpino un paio di anni fa come costola del Partito Democratico più vicina ai temi dell’Ambiente e capace di un percorso di crescita straordinario che adesso ha portato all’elezione di un consigliere regionale: Francesco Emilio Borrelli. Un ottimo risultato anche se solo i contorti meccanismi della legge regionale sulle elezioni in Campania gli hanno concesso lo scranno nel parlamentino al posto dello stesso Festa che di preferenze ne ha prese più del doppio.

A questo punto, però, appare evidente che a Palazzo di Città dovrà essere riaperto un vecchio discorso. Quello, per intenderci, dei ruoli assegnati in base al seguito e alla rappresentanza elettorale. Una querelle che già in passato ha portato a scontri, anche forti, all’interno della maggioranza ma che ora si ripresenta in tutto il suo peso specifico. Il consenso in politica non può essere ignorato e Festa, riferimento del gruppo ribattezzato dei “dissidenti”, questo lo sa bene. Proprio come il sindaco Paolo Foti sa che non può più fare finta di niente e dopo quest’altra performance non certo brillante del Pd ad Avellino e in Irpinia non si può girare dall’altra parte.

Questo è vero sia per gli equilibri in giunta, per la quale già si sentono voci e richieste di rimpasto, sia per lo stesso partito di via Tagliamento. Anche qui non si possono più chiudere gli occhi davanti all’evidenza dei fatti. Oltre Festa, infatti, Francesco Todisco, altro esponente del Pd candidato con la lista De Luca presidente (suo malgrado) ha riscosso un buon successo. Dunque, due candidati, senza avere dietro gli apparati di partito, uno con l’appoggio di “Davvero” e l’altro con quello del circolo “Foa”, in rappresentanza della corrente di sinistra del Pd, hanno dimostrato di meritare di certo una maggiore considerazione.

Alessandro Calabrese