Avellino

In un'intervista rilasciata ai canali ufficiali della Roma, Antonio Cassano ha ripercorso la sua carriera e l'avventura nella Capitale con i colori giallorossi, nata nel 2001, quasi all'improvviso e con un passaggio chiave, vissuto - per certi versi - ad Avellino. Il fantasista barese sembrava pronto ad accettare l'offerta della Juventus e doveva raggiungere l'allora direttore generale dei bianconeri, Luciano Moggi, nel capoluogo irpino, quando, a sorpresa, decise di sposare il progetto tecnico della Roma, campione d'Italia.

"Io mi ricordo che dovevo andare alla Juve, avevo l'appuntamento con Moggi ad Avellino. - ha affermato Cassano - Quella sera, però, Baldini aveva chiamato il mio procuratore e gli disse che la Roma era interessata a me e Capello voleva parlarmi. All'epoca il mio idolo era Totti e per me è ancora oggi il giocatore più forte della storia italiana. Quando l'ho saputo ho detto che Moggi poteva aspettare ad Avellino, io sarei andato alla Roma".

Di fatto, Moggi si ritrovò senza interlocutori in Irpinia: uno dei tanti episodi a sorpresa del calciomercato. A 19 anni, l'operazione Cassano costò alla Roma del presidente Franco Sensi 60 miliardi di lire (50 miliardi più la comproprietà di Gaetano D'Agostino).