Benevento

Tornano a tuonare contro Di Maria i consiglieri "dissidenti" della Rocca, Paglia, Mucciacciaro, Parisi e Cataudo: "Apprendiamo stupiti le strumentali e non veritiere dichiarazioni del Presidente Di Maria, che respingiamo con fermezza per quanto di seguito si dirà.

E’ bene procedere con ordine per riassumere i temi della vicenda che ha interessato in questi giorni il Consiglio provinciale.

Il primo. Il piano triennale delle opere pubbliche, è stato redatto senza alcuna concertazione e senza contributo alcuno fornito dai Consiglieri, che rappresentano il territorio e ne conoscono le esigenze e le priorità. Nessun confronto è mai avvenuto sul tema, pretermettendo le legittime istanze dei rappresentanti di territori che presentano rilevanti criticità idrogeologiche e problemi infrastrutturali importanti. Nulla ! Anzi il detto Piano, come può rilevarsi dalle dichiarazioni rese dal Consigliere Cataudo nell’ultimo Consiglio, rispecchia, al più, le istanze di tre decimi della Provincia in quanto consultati, eventualmente, solo tre Consiglieri su dieci.

Il secondo. Le variazioni di bilancio. Il Presidente Di Maria tace su questioni significative, che hanno accompagnato l’iter amministrativo delle proposte di delibera poi bocciate, ovvero il parere dell’Organo dei revisori dei conti.

Nello stesso può leggersi :

il mancato preventivo adeguamento del DUP;

la mancata motivazione dei motivi di urgenza;

la mancata indicazione delle ragioni del trasferimento capitale verso Samte e la sua natura, oltre che carenza nella documentazione pertinente;

la mancata sufficiente istruzione della delibera e la impossibilità di comprendere le variazioni di bilancio proposte.

Queste sono le gravi osservazioni dei Revisori alle delibere proposte, alle quali non è stato fornito alcun riscontro.

Ma vi è di più !

Nella proposta di deliberazione del 26.11.2019 i Revisori rilevano che “erroneamente è stato riportato acquisito il parere del Collegio dei Revisori dei conti “; si tratta dell’atto presupposto alle citate delibere bocciate.

Ebbene i Revisori invitano alla CORREZIONE di tale affermazione in quanto non veritiera, ovvero il parere non era stato reso !

E’ grave che su un atto pubblico sia riportata una circostanza non vera, che induca organi istituzionali ad esprimere un voto sulla base di un presupposto inesistente.

Epperò può leggersi nella proposta di delibera che il Direttore generale esprime parere favorevole alla stessa.

Si impongono allora inquietanti interrogativi, sia sul metodo utilizzato, sia sul ruolo del Direttore generale.

Il Direttore Generale è una figura professionale individuata e scelta intuitu personae dal Presidente della Provincia e deve comunque assolvere le proprie funzioni con spirito d'indipendenza senza essere asservito alla politica spersonalizzandosi; nonostante tale modalità di nomina deve essere in grado di concorrere al conseguimento degli obiettivi dell'ente di riferimento con autonomia e professionalità.

Chiederemo nei prossimi giorni pertanto le spiegazioni opportune, anche al fine di valutare la convenienza di tale figura tra utilità ricevuta dall’Ente e spesa sostenuta.

Per questo e per altri Settori della struttura provinciale.

Ma non finisce qui.

Ulteriori nubi si addensano sulla Provincia, in considerazioni delle forti dichiarazioni del vice Presidente della Regione Campania, Avv. Bonavitacola, che rilascia affermazioni alle quali il Presidente Di Maria dovrebbe dare seria risposta anziché occuparsi di fantomatici ricatti…."