"Cari falsi probiviri, cari uomini del Nulla, voi avete paura di me perché io ho quel coraggio che voi non avete più. Contro la meschinità del vostro arbitrio mi appellerò". Così Gianluigi Paragone in un post su Facebook annuncia il ricorso, dopo che il Collegio dei probiviri ha disposto la sua espulsione dal Movimento 5 Stelle. Nel video che accompagna il post Paragone punta il dito contro una "volontà politica di espellere qualcuno perché è un rompicoglioni, perché è qualcuno che ti sta obbligando a prendere coscienza del fatto che le battaglie radicali, identitarie, antisistema del Movimento Cinque Stelle non sono combattute con quella forza. Ecco qual è la mia unica colpa, e quindi sono stato sbattuto fuori da questo nulla, il nulla di queste persone che si arrogano il diritto di prescindere dalla correttezza delle norme".
Ma il parlamentare irpino del M5s e sottosegretario al ministero dell'Interno, Carlo Sibilia, al contrario di Alessandro Di Battista, difende la decisione di espulsione di Paragone presa dal Collegio dei Probiviri. "Chi ha votato contro la manovra 2020 - ha scritto Sibilia su Facebook - ha votato contro il Reddito di Cittadinanza, quota 100, lo stop all'aumento dell'Iva e i fondi ai Vigili del Fuoco. Paragone è stato espulso dal M5S proprio per aver votato contro queste misure. Cioè allo stesso modo dei tre senatori che sono passati dal M5S alla Lega". "Un conto - aggiunge Sibilia - sono le critiche costruttive, altra cosa è voler sabotare. A questo aggiungiamo il caso di quello che faceva il Ministro, non restituiva ed è passato al misto (mica ha mollato la poltrona). È ora di darci un taglio con questo spettacolo patetico ai danni dei cittadini italiani. E mi meraviglio di chi difende questi personaggi. A cosa serve? A fare un favore alla Lega? A Berlusconi? Alla Meloni? Per coltivarsi un proprio elettorato in vista di una prossima elezione?".
"I sacrifici di chi si fa banchetti da 15 anni fino a arrivare al governo del Paese non sono alla mercé di nessuno. Gli italiani ci hanno votato per lavorare con serietà. Buoni propositi per il nuovo anno? Meno chiacchiere, portare a casa i risultati rispettando le regole e gli impegni presi. A partire dalla restituzione dei soldi dei nostri stipendi: chi non rispetta le regole deve andare fuori", conclude Sibilia.