Salerno

Tra nuovi scenari, grandi ritorni e movimenti, si conclude un anno interessato da non pochi momenti particolari. Un anno segnato in primis dalla rielezione di 49 fasce tricolore di altrettanti comuni salernitani. Le elezioni amministrative avvenute a giugno sono state un momento caratterizzato da competizioni agguerrite, polemiche, veleni e testa a testa. Conclusa la tornata elettorale nel salernitano per eleggere 49 sindaci, diverse sono state le riconferme dei primi cittadini in comuni come Minori, Auletta, Nocera Superiore. Dopo un primo ballottaggio, sono stati riconfermati anche i sindaci di Baronissi, Capaccio Paestum e Sarno. Tra i nuovi eletti il primo sindaco donna a San Cipriano Picentino, Sonia Alfano. 

È stato anche l’anno del ritorno sulla scena politica di Roberto De Luca, con l’inaugurazione della scuola di formazione politica. Il secondogenito del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è tornato in campo dopo essersi autosospeso dalla carica istituzionale che ricopriva in seguito all’inchiesta Bloody Money, sul business dei rifiuti che lo aveva accusato e indagato per corruzione. L’archiviazione del procedimento è arrivata ad inizio anno, febbraio 2019, e il suo ritorno sulla scena politica è stato ufficializzato con l’inaugurazione del percorso di formazione. 

Un momento importante anche nell’ambito universitario. Il 2019 è stato l’anno del cambio di guardia del Rettore dell’ateneo di Salerno. Dopo 14 anni di reggenza Aurelio Tommasetti ha concluso il suo mandato lasciando il posto al professor Vincenzo Loia. L’ex rettore non è andato via senza prima suscitare alcune polemiche. Alla vigilia delle europee, in occasione della venuta del premier della destra italiana, Matteo Salvini, in città, il rettore Tommasetti di fianco al leader ha manifestato e aperto ufficialmente la sua campagna elettorale come candidato al Parlamento europeo. Il docente è stato il primo dei rettori universitari italiani a scendere in piazza a livello politico candidandosi con la Lega. Una scelta che ha scosso e mosso gli animi dei tanti presenti. Non sono mancate, dunque, polemiche e contestazioni. Pur con un buon risultato, Tommasetti però non ce l’ha fatta e a fine ottobre, dopo aver concluso il suo mandato, è tornato in cattedra. 

Data da ricordare è quella del 6 maggio quando la centralissima piazza Portanova è diventata un palco d’eccezione per il leader della Lega, Matteo Salvini. Un nutrito pubblico si è riversato sul posto per assistere al comizio del leader di destra. Non sono mancate polemiche, discussioni, cori e fischi. In particolare il video girato da una studentessa salernitana, Valentina Sestito, ha fatto il giro del web suscitando non poche lamentele. Non solo video ma anche contestazioni scritte, esposto sul balcone di un’abitazione nei pressi del luogo dove si svolgeva il comizio un cartellone con su scritto “Questa lega è una vergogna”. Tra i tanti presenti giunti in piazza per assistere pacificamente all’evento, c’erano anche alcuni contromanifestanti che hanno intonato “Bella Ciao”.  

“A chi protesta e fischia, 10 clandestini a casa sua” la risposta provocatoria del ministro ai numerosi cori e fischi dei manifestanti. Molti assessori e consiglieri del comune di Salerno erano presenti, tra cui il segretario provinciale del Pd Enzo Luciano. Un evento che ha suscitato non poche polemiche, la stoccata è arrivata anche da parte degli esponenti del M5S che si erano visti negare la concessione della piazza salernitana per un loro comizio elettorale organizzato lo scorso 21 febbraio 2018. 

Il 2019 in campo politico è stato sicuramente un anno “movimentato” che ha visto il coinvolgimento anche di tanti italiani stanchi di esser rappresentati da valori e persone giudicate inadempienti. Per questo l’anno appena concluso potrà esser ricordato come l’anno delle Sardine. Un movimento nato a Bologna da un gruppo di quattro giovani amici che ha subito conquistato e fatto seguaci tra tanti cittadini delle regioni italiane. Una protesta anti Salvini che sta cercando di porsi come argine al centrodestra nelle prossime elezioni regionali in programma in Emilia a fine gennaio. "Nessun insulto, nessun simbolo, nessun partito”, le parole di Mattia Santoni, 32 anni, uno degli ideatori del movimento.  Le "sardine " sono scese in strada anche Salerno, il 6 dicembre. Circa un migliaio secondo la Questura di Salerno, almeno 3.500 secondo gli organizzatori del flash mob. Momenti di dibattito e musica hanno condito la manifestazione che si è proposta come un momento di confronto contro ogni forma di razzismo, odio e discriminazione.

 

di Federica Inverso